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Borriello al Genoa e Toni alla Fiorentina, quando il calcio è un ritorno alle origini

Luca Toni e Marco Borriello vengono presentati ufficialmente oggi al loro ‘vecchio’ pubblico. Due giocatori che rientrano in due società che li hanno resi grandi e fatti conoscere al calcio che conta. Una storia che si ripete ogni anno in moltissime squadre e che annovera grandi giocatori e giovani promesse, da Giovinco a Paolo Cannavaro, da Coutinho ad Abbiati, da Merkel a Poli.
A cura di Alessio Pediglieri
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toni borriello rientro allabase

L'ultimo mercato estivo ha decretato un nuovo corso del nostro pallone, fatto di ingaggi più moderati, spese meno folli, cessiomni importanti e scommesse sempre più incentrate su giovani e vivai. Con alcune eccezioni, come quelle che hanno visto protagonisti due calciatori tutt'altro che inesperti, Marco Borriello e Luca Toni ingaggiati rispettivamente da Genoa e Fiorentina molti anni dopo le loro rispettive apparizioni in maglia rossoblù e viola che li fecero conoscere al grande pubblico, lasciando un segno indelebile nei tifosi oggi felici di riabbracciare i loro ‘campioni'.

Borriello, ritorno al record di gol – Per Marco Borriello, presentato ufficialmente quest'oggi ai suoi (vecchi) tifosi la storia è decisamente particolare.
Insieme a Luca Toni simboleggia la cosiddetta  ‘minestra riscaldata' che però, a volte torna buona e saporita l punto giusto. Per il bomber di origini campane, classe 1982, a 30 anni l'ingaggio all'ultimo istante da parte del Genoa è un po' un vero e proprio ritorno – se non alle origini – ad un periodo importante e positivo della sua lunga carriera sportiva. Inziata nel 1999 tra le fila della Primavera del Milan che ne ha gestito il cartellino per diversi anni, mandandolo in costante prestito in giro per l'Italia, fino al luglio del 2007 quando il genoa decise di ingaggiarlo e riscattarlo per un valore vicino ai 2 milioni di euro. Una scelta importante che diede a Borriello la possibilità reale di farsi conoscere al grande pubblico inanellando un campionato fatto di successi personali e ottime prestazioni.
L'attaccante napoletano a Genova nella stagione 2007-2008, ottenne la sua definitiva consacrazione: in quella stagione ha infatti realizzò 19 reti, suo record di sempre, conducendo il grifone a una salvezza tranquilla. Un dato obiettivo confermò il tutto: in una sola stagione l'allora 25enne bomber passò da un valore di mercato di circa 2,5 milioni ad una quotazione vicino ai 12.
Dopo quella parentesi in rossoblù, Borriello non tornò più al Genoa fino a quest'estate quando Preziosi, in uno scambio "domino" tra le punte, ha ceduto in prestito Alberto Gilardino proprio per aprire le porte al ritorno a Borriello a Genova con un prestito raggiunto in accordo con la Roma che ne detiene l'intero cartellino dopo la volontà della Juve di non averlo tra i suoi attaccanti dopo nemmeno 4 mesi di permanenza in bianconero.

Marco Borriello rientra al Genoa

Toni, in Viola per riconquistare il Mondo – Una storia simile, sopratutto nell'attuale epilogo di rientro alla ‘base' in una società in cui ha ricevuto tanto ma ha anche saputo dare molto creando una ‘singergia' positiva con l'ambiente, il club e i tifosi, a quella di Luca Toni. Anch'egli, in un gioco di coincidenze del destino, presentato oggi ai tifosi viola che lo conoscono fin troppo bene. A 35 anni suonati, classe 1977, il bomber di Pavullo chiuderà molto probabilmente la sua gloriosa cavalcata nel calcio che conta laddove tutto era iniziato, a Firenze.
Maglia indossata gloriosamente tra il 2005 e il 2007 in due stagioni che facero conscere in Italia e al Mondo (con la vittoria ai Mondiali di Germania 2006) la potenza e le qualità di un classico attaccante centrale da area di rigore. In 67 partite con la maglia gigliata, Luca Toni segnò 47 reti e offrì 6 assist contribuendo a due ottime stagioni della Fiorentina. Dopo una salvezza ottenuta all'ultima giornata nel 2004-2005, i Viola furono coinvolti in Calciopoli, che li penalizzò sia nella stagione 2005-2006, estromettendoli dalle coppe europee, sia in quella successiva, che, nonostante i 15 punti di penalizzazione, li vide qualificarsi alla Coppa UEFA 2007-2008, conclusa in semifinale contro i Rangers Glasgow.
Le due stagioni in gigliato permisero a Toni di intraprendere prima una avventura all'estero con l'ingaggio al Bayern di Monaco, in Bundesliga dove giocò altre tre stagioni a buoni livelli prima di inanellare alcuni ingaggi non positivi, ultimo dei quali quello dorato tra gli sceicchi arabi del Al Nasr Dubai, esperienza remunerativa sì a livello economico ma priva di stimoli e interesse tanto che è durata l'arco di 6 mesi. Fino al nuovo colpo di fulmine di fine mercato di agosto quando – certamente un po' forzato dopo le ‘delusioni' per il rifiuto di Berbatov di andare a Firenze prima e le opzioni svanite di Bendtener e altri attaccanti da affiancare a Jovetic poi – Della Valle ha scelto per una soluzione clamorosa: il ritorno di Toni in viola. Se sarà stata una scelta dettata dalla convinzione di riportare ad ottimi livelli il giocatore in un ambiente che conosce a memoria o che sia frutto semplicemente di un azzardo incalcolato, lo dirà solo il tempo.

ritorno alla base toni fiorentina 2005-2006

Giovinco, il cavallo di rientro tra i campioni d'Italia – Se si guarda alla serie A in quest'ottica, anche per questa stagione ma non solo, si scopre che spesso i ‘ritorni' non coincidono con scelte sbagliate  ma con la ‘rinascita' (anche temporanea) di giocatori oramai maturi o la ‘ripartenza' di giovani leve e possibili campioni in cui le società hanno deciso di credere dopo diversi ripensamenti. Tra i campioni d'Italia, il riscatto di Sebastian Giovinco, classe '87, rappresenta un po' l'emblema dei ritorni eccellenti in bianconero: cresciuto nelle giovanili della Juventus, venne ceduto in prestito una prima volta all'Empoli nel 2007 per poi rientrare alla base l'estatesuccessiva dove iniziò un tira-e-molla con il Parma di anno in anno tra l'agosto 2010 e il luglio 2012 quando è arrivato il riscarto definitivo della juve per 11 milioni, dandogli la concreta possibilità di giocare con maggior continuità in bianconero.
Ma nella rosa di Antonio Conte e Massimo Carrera ci sono anche altri cavalli di ‘rientro'. Vincenzo Iaquinta è rientrato quest'anno dopo sei mesi passati in prestito a Cesena tra gennaio e giugno 2012. Paolo De Ceglie, un prodotto del vivaio bianconero, ceduto nella stagione 2007-2008 a Siena per maturare una stagione, è rientrato alla base juventina nel 2008. Anche Reto Zieger, svizzero, terzino sinistro classe '86, prelevato dalla Sampdoria nel luglio 2011, quando venne subito girato in prestito a settembre al Fenerbahce,  da quest'estate è tornato a vestire bianconero.
Martin Caceres, uruguagio esterno difensivo destro, nella Juventus già militò nella lontana stagione 2009-2010 quando la società bianconera lo prelevò in agosto 2009 dal Barcellona per poi renderlo ai catalani nell'estate successiva. Nel mercato invernale di gennaio, proprio la Juve ha avuto un ritorno di fiamma riacquistandolo dal Siviglia.
Anche Claudio Marchisio è un rientro alla base, visto che nel 2007, dopo aver conosciuto la prima squadra bianconera arrivando dalle giovanili, venne ‘parcheggiato' una stagione ad Empoli dove rientrò definitivamente alla base nel giugno del 2008.

ritorno alla base giovinco juventus

Milano, terra di ritorni – Nel Milan c'è Christian Abbati, di rientro dal giugno del 2008 dopo averlo prelevato dall'Atletico Madrid. Per il portiere rossonero si tratta di una catena lunga di ‘rientri' a Milanello: il  primo avvenne nel giugno 2006 quando il Milan lo ingaggiò dopo averlo ceduto alla Juve un anno, per poi cederlo nell'estate dello stesso anno al Torino, con cui disputò la stagione 2007. E il secondo, nel giugno del 2007 di ritorno al Mlan ma per partire subito alla volta dell'Atletico, dove disputò un anno in Liga fino al definitivo attuale rientro.
Anche per Luca Antonini la maglia rossonera non è una prima assoluta. Anzi, la vestì già nel 2000 con la squadra Primavera per poi reindossarla otto anni dopo nel luglio del 2008 quando viene riscattato dall'Empoli. Stesso percorso per il suo ‘gemello' difensivo Ignazio Abate che, con la maglia del Milan Primavera indossata per la prima volta nel 2003, si ritrova cinque anni dopo, nel 2008 dopo i prestiti a Napoli, Piacenza, Modena, Empoli e Torino.
Nell'Inter, Coutinho, centrocampista di Rio, arrivato nel luglio del 2010 in nerazzurro direttamente dal Vasco De Gama, lo scorso gennaio andò a maturare in Spagna all'Espanyol dove riuscì a dimostrare gran parte del proprio valore. Tanto che quest'anno è rientrato alla base e l'Inter l'ha voluto trattenere ad ogni costo, per una seconda chance nerazzurra, rifiutando importanti scambi con altre società, perdendo alcune occasioni di mercato ma puntando sul ventenne trequartista dalle promettenti speranze.

ritorno alla base insigne napoli

Napoli, Roma, Udine, Genova: ad ognuno il suo – Sotto il Vesuvio non si può citare il ritorno a Napoli di Lorenzo Insgine, capolavoro del vivaio italiano, per il definitivo exploit nel calcio che conta. L'attaccante di Frattamaggiore, classe '91, ha mosso i primi passi in azzurro nel 2010, in Primavera per poi vivere una serie di trasferimenti tra la Cavese, il Foggia e il Pescara con cui è definitivamente sbocciato conquistando a suon di gol la serie A. E un ritorno al Napoli la cui maglia ha indossato nuovamente lo scorso giugno. Alfiere dei ritorni in grande stile a Napoli, è senza dubbio il capitano Paolo Cannavaro anch'egli prodotto del vivaio partenopeo nel 1998 e poi mandato a crescere (fin troppo) a Parma a Verona e ancora a Parma tra il 1999 e il 2006, estate nella quale il Napoli lo richiamò in squadra in un cescendo di prestazioni e presenze che oggi lo ha laureato esclusivo leader nello spogliatoio e in campo.
Nella Roma giallorossa c'è Julio Sergio portiere rientrato a Trigoria dopo un anno sabbatico a Lecce e soprattutto dopo la parentesi romanista tra il 2006 e il 20011; sulla sponda laziale, Maurito Zarate rappresenta il ritorno di un giocatore che ha vestito più volte, in stagioni intervallate la maglia celeste. Prelevato da Lotito nel 2008 dal Al-Sadd Sports Club rimase a Roma fino all'estate 2011 quando venne mandato all'Inter in prestito con diritto di riscatto poi non esercitato dai nerazzurri a fine stagione 2012.
Un destino simile ad alcuni giocatori che oggi giocano in Friuli, ma che avevano già vestito la maglia bianconera in passato, come Giampiero Pinzi a Udine nel periodo dal 1999 al 2008 o Luis Muriel rientrato nell'aprile del 2011 dal Granada e rimasto a Udine fine a fine stagione prima dell'ultimo campionato passato a Lecce.E dell'attuale ritorno in Friuli in questa stagione.
Infine, ancora Genova, sponda Grifone, con Alezander Merkel, un giocatore che pur giovanissimo ha già vestito la maglia rossoblù in stagioni diverse. Tra luglio 2011 e gennaio 2012 e poi ancora adesso (dopo lo scorso finale di campionato quando era andato al Milan). Sponda Samp, altro giovane di ‘rientro': è Andrea Poli, classe '89, dopo l'ultima stagione passata a Milano in nerazzurro e dopol e precedenti parentesi in blucerchiato tra il 2007-2008 e 2009-2011.

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