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Bonucci in lacrime per il piccolo Matteo: “E’ un combattente”

Il difensore si emoziona nel parlare del figlioletto affetto nei mesi scorsi da una misteriosa malattia: “Ha unito i tifosi di tutta Italia, ci ha dato tanta forza”.
A cura di Marco Beltrami
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Leonardo Bonucci non riesce a trattenere le lacrime quando si parla del piccolo Matteo. Le condizioni di salute del secondogenito del difensore della Juventus, affetto da una misteriosa malattia, sono in netto miglioramento, con il peggio che sembra essere passato. Mesi difficili per la famiglia del difensore che ha incassato la solidarietà di tutto il mondo del calcio e non solo.

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Intervenuto ai microfoni de “La Domenica Sportiva”, direttamente dal ritiro della nazionale Bonucci si è commosso ancora una volta parlando di quello che il suo piccolo “guerriero”: “E’ stato sicuramente un periodo difficile. Ringrazio i tifosi juventini e non di avermi dimostrato solidarietà affetto e vicinanza. Sono stati mesi difficili, un banco di prova importante per la mia famiglia. Quando ti unisce l'amore per un figlio e per una moglie, e della moglie per il marito, sei pronto a tutto. Come si dice spesso: l'unione fa la forza e Matteo è stato il primo a darcela dimostrandosi un combattente, un guerriero. Non ha mollato e noi gli siamo andati dietro”.

Il difensore pronto agli straordinari con Juve e Italia

Il centrale è stato costretto agli straordinari scendendo in campo contro il Chievo, nonostante un fastidio muscolare, per sostituire Barzagli finito ko. Bonucci si è fatto trovare pronto sia da Allegri che da Ventura che lo ha convocato: “Non sono Superman, sono stato fortunato a fermarmi in tempo mercoledì e fortunatamente non è successo niente di grave, non ero al 100% oggi ma non mi sono tirato indietro. Barzagli? Speriamo che non ci sia interessamento dei legamenti, altrimenti lo perderemmo a lungo. Sto recuperando da un periodo dove non mi sono allenato con costanza. La maglia della Nazionale è un orgoglio, per un calciatore è la cosa più bella ed essere un punto di riferimento per i giovani è bello, voglio far capire che io ci sono nonostante qualche piccolo problema, mi piace far sapere che su di me ci possono contare, darò sempre il 100% con questa maglia addosso”.

Le critiche al gioco dei bianconeri

La sua Juventus ha conquistato 3 punti fondamentali in casa del Chievo. Un risultato che ha riportato serenità dopo le critiche per il pareggio interno contro il Lione in Champions. Bonucci è fiducioso: “Le critiche per il gioco? Vincerei sempre 1-0: finché si vince significa che la squadra è viva. Il bel gioco arriverà ma lavoriamo per vincere in tutti i modi. Dobbiamo migliorare tutti, ad oggi siamo questi, la Juve è stata costruita per vincere in Europa e dobbiamo cercare di fare il meglio per raggiungere l’obiettivo”.

Coperta corta a centrocampo

A proposito del mercato, il nazionale non si nasconde e punta il dito sul reparto che ha bisogno di un innesto ovvero il centrocampo: “L’assenza di Dybala è pesante per l’economia del gioco perché è un talento fuori discussione. Speriamo recuperi questo anche se Higuain e Mandzukic sono grandi campioni e grandi uomini. Siamo a corto a centrocampo: "Abbiamo tanti giocatori che non sono al 100% come Asamoah, Sturaro e Lemina. Marchisio è tornato adesso da un infortunio grave, forse questo è l’unico reparto dove si potrebbe rinforzare la struttura del gruppo. Il centrocampo nuovo è diverso, è questione di caratteristiche a cui si aggiungono gli infortuni, giocare sempre con gli stessi giocatori li porta ad essere in debito d’ossigeno”.

Nessun discorso di Buffon e nessuna chiamata del City

E Bonucci ha detto la sua anche su quello che è diventato il “caso Buffon” smentendo perentoriamente le indiscrezioni della stampa: “Nessun discorso di Buffon. Non c’è stato, anzi in ritiro vedendo le partite delle avversarie Gigi si chiede perché le altre giocano al mille per mille con noi”. In conclusione una battuta sulle voci relative al mercato e al forte interesse del City che avrebbe avuto dei contatti con il giocatore: “La maglia della Juve la sento cucita addosso perché la vivo ogni giorno. City? Non ho chiamato nessuno e personalmente non ho ricevuto chiamate da nessuno".

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