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Bonucci: “Dopo la malattia di Matteo ho pensato di smettere col calcio”

Il difensore della Juventus e della Nazionale si racconta in una lunga intervista: “Fondamentale l’aiuto di mia moglie Martina, adesso Matteo finalmente sta bene fisicamente e psicologicamente”.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Cala il sipario sul 2016 e per qualcuno c'è davvero da tirare un sospiro di sollievo e guardare con fiducia al prossimo anno. Tra questi c'è sicuramente Leonardo Bonucci, che ha vissuto un'annata particolarmente difficile soprattutto per la malattia del figlio Matteo, che aveva addirittura spinto il calciatore a pensare al ritiro dal calcio, salvo poi ripensarci e, di recente, rinnovare fino al 30 giugno 2021 con la Juventus.

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Ne ha parlato lui stesso in una lunga intervista a Repubblica, nella quale ha affrontato pubblicamente la vicenda del piccolo Matteo. "Tre settimane prima delle vacanze a Formentera, dopo gli Europei di Francia, a Matteo era stata rimossa una piccola ernia inguinale", racconta Bonucci, "una sciocchezza, eppure abbiamo la sensazione che stesse diventando un bimbo diverso. Nuovi esami diagnostici rivelano una patologia acuta, per la quale bisognava intervenire subito". Un vero e proprio calvario che viene vissuto nel giro di pochi giorni. "Mentre superava le porte della chirurgia, Matteo ci ha fatto il verso del leone, come se volesse dare coraggio più a noi che a se stesso", ha aggiunto ancora Bonucci, "io mi sono seduto in un angolo della stanza e ho fatto una chiacchierata con Dio: sia fatta la tua volontà, gli ho detto, ma non dimenticare che è solo un bambino".

L'operazione va bene, tredici giorni dopo (è il 10 agosto), Matteo torna a casa. "Un recupero record", prosegue Bonucci, "poi è iniziata l'attesa dei progressivi miglioramenti, la speranza che il tempo necessario a dissipare i timori scorresse rapido. In quelle settimane sono stato sfiorato dall'idea di abbandonare il calcio, avevo completamente accantonato l'obbligo di pensare al mio lavoro. Proprio non ci riuscivo". Fondamentale, a quel punto, l'apporto della moglie Martina. "Lei mi ha insegnato a essere fiero di me stesso nel bene e nel male. E ho capito che nel dolore tutte le famiglie si assomigliano. I privilegi si azzerano nella sventura, se vuoi riemergere devi lottare". E poi, finalmente, la vittoria più bella per Bonucci. "Matteo finalmente sta bene fisicamente e psicologicamente", ha concluso, "ed è tornato a giocare con suo fratello, presto potranno anche ricominciare a fare la lotta".

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