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Bonucci-De Sciglio: tra Juve e Milan, l’affare lo hanno fatto i bianconeri

Leonardo Bonucci e Mattia De Sciglio, uniti da un insolito destino: quello di rendere più forti le nuove società con cui hanno firmato in estate. Utilizzando l’esperienza e l’abitudine a reggere le pressioni, il primo; puntando sulla voglia di migliorare e crescere, il secondo. Dopo tre mesi di partite, a fare l’affare è stata però la Juve.
A cura di Alessio Pediglieri
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C'è chi ha speso oltre 40 milioni per assicurarsi uno tra i migliori giocatori centrali difensivi della Serie A e chi, con molto meno ha ingaggiato un esterno giovane e promettente. Il primo è Leonardo Bonucci, approdato al Milan nel sontuoso mercato estivo; il secondo è Mattia De Sciglio che ha salutato il Milan e ha effettuato il viaggio in senso inverso, verso Torino. A distanza di tre mesi si possono tirare le prime somme e l'analisi del rendimento dei due nazionali è chiara sotto gli occhi di tutti: l'affare l'ha fatto la Juventus e non solo da un punto di vista economico. Bonucci sta naufragando con la società rossonera che è stata costretta a esonerare Montella; De Sciglio si sta godendo il momento top nella Juve dove ha trovato il suo primo gol in assoluto.

Il doppio scambio Juve/Milan

Ufficialmente l'uno non è entrato nell'affare dell'altro: Juventus e Milan hanno trattato i due acquisti separatamente ma la coincidenza delle date e dei trasferimenti lascia comunque intendere un accordo tra i due club nell'unione di interessi comuni. Il 20 luglio Leonardo Bonucci approda ufficialmente al Milan per 42 milioni di euro e contemporaneamente la Juve annuncia l’acquisto di Mattia De Sciglio per 12 milioni di euro più 0,5 di bonus.

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Esperienza contro progresso

I due giocatori sono entrambi nel giro della nazionale ma rappresentano gli estremi di due difensori che sono opposti tra loro se si osserva la carriera: uno reduce da sei scudetti consecutivi e da una finale di Champions League, l’altro dai fischi dei propri tifosi dopo la quarta stagione consecutiva con molte ombre e poche luci. Motivi, differenti, per cui si decide di cambiare colori e società.

Bonucci, responsabilità e flop

Se da un lato il Milan ha puntato su una indubbia esperienza, dall'altro proprio a Leonardo Bonucci si chiedeva di più, molto di più di quanto non abbia fatto fino ad oggi. E invece, in rossonero, il centrale ha spesso steccato, macchiandosi di partite incolori senza nulla di decisivo. Ha preso la fascia da capitano ma nulla più: tra equilibri da spostare. autoreti grossolane e prestazioni insufficienti, non ha mai dimostrato di valere i soldi spesi.

De Sciglio, senza pressioni e gol

Discorso inverso invece per De Sciglio che si è scrollato dalle critiche costanti in cui era finito con il popolo rossonero che non credeva più in lui e nelle sue potenzialità. Cambiare società e città gli ha permesso a 25 anni di proporsi in un nuovo ambiente dove Allegri ha saputo aspettarlo, senza fretta né pressioni, fino ad inserirlo in modo costante nei propri schemi. Arrivando anche al primo gol assoluto in Serie A.

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