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Bonucci, Coutinho e non solo. Quanti rimpianti per i top club di Serie A

E’ la formazione tipo dei calciatori che sono stati ceduti in maniera precoce dai top club italiani, ma che si sono consacrati, e hanno mostrato le loro qualità e valore altrove. Ad oggi sono dei veri e proprio rimpianti, specialmente per Milan ed Inter.
A cura di Fabrizio Rinelli
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No, non chiamiamoli rimpianti, ma più che altro occasioni perse per la troppa fretta di vincere. Sono queste le motivazioni che spesso portano alcuni calciatori a delle cessioni flash dopo una sola stagione al di sotto delle loro possibilità.

Con il corso del tempo però, una volta approdati in un altro club, sono riusciti ad esprimere tutte le loro qualità, facendosi apprezzare dal pubblico, lievitando notevolmente il proprio valore di mercato. Scopriamo quindi insieme chi sono gli 11 che, comprati da un top club italiano, sono riusciti a consacrarsi altrove.

Julio Cesar, tante panchine prima del “Triplete”

Le sue lacrime durante la gara d’addio all’Inter, rimarranno per sempre impresse nei ricordi dei tifosi nerazzurri che non riusciranno mai a dimenticare Julio Cesar. Il portiere brasiliano, che con l’Inter di Mourinho ha vinto praticamente tutto, al suo arrivo in Italia era famoso per una cosa sola: era quello che aveva sposato Susana Werner, l’ex moglie del connazionale Ronaldo. A distanza di quasi 8 anni, nel gennaio 2005, la bella Susana riabbracciò l’Italia con Julio Cesar che, prima di essere aggregato all’Inter, fu “parcheggiato” al Chievo per ambientarsi. L’occasione per giocarsi il posto da titolare con i clivensi, si presentò quando l’allora numero uno, Marchegiani, si rivolse al suo allenatore con grande onestà: “Mister, se vuoi provare un po’ il ragazzo io capisco e mi faccio da parte”. Beretta apprezzò il gesto, ma disse di no. Julio Cesar chiuse con zero presenze in campionato prima di diventare poi all’Inter uno dei portieri più vincenti al mondo.

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Milan e Inter, quanti rimpianti in difesa

A guardarle adesso, le difese di Inter e Milan, sembrano lontane anni luce da quelle viste negli anni precedenti, quando le due milanesi vincevano ovunque e potevano vantare un pacchetto arretrato davvero invidiabile. Da Costacurta a Maldini, passando per Bergomi, Samuel, Baresi e tanti altri, rossoneri e nerazzurri hanno vantato sempre il miglior reparto difensivo della Serie A. E pensare che anche due come Nesta e Cannavaro hanno indossato quelle maglie.

Ad oggi però, i vari Zapata, Murillo, Abate e Nagatomo, avrebbero sicuramente fatto spazio a questi calciatori che in questo momento, dopo essersi consacrati altrove negli anni, sono diventati degli ottimi difensori. Il primo della lista, è sicuramente Leonardo Bonucci che dopo la parentesi nel vivaio dell’Inter, è stato lasciato libero di accasarsi altrove prima di diventare uno dei pilastri della difesa juventina.

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A destra, in questo reparto a 4, ci sarebbe Matteo Darmian, terzino destro titolare della Nazionale italiana e che dopo la trafila alle giovanile del Milan e il prestito al Palermo, prima della consacrazione a Torino, è stato acquistato dal Manchester United ora allenato da Mourinho. E che dire di Siqueira, terzino sinistro, oggetto del mistero con i nerazzurri, che poi, fra Benfica e Valencia, è diventato uno dei migliori esterni bassi d’Europa.

In passato anche vicinissimo alla Juventus. Ma al fianco di Bonucci, al centro della retroguardia, nonostante oggi non giochi in un top club, vogliamo inserire Francesco Acerbi. Centrale del Sassuolo che, dopo che il Milan lo acquistò dal Chievo, non riuscì mai a farsi amare dal pubblico rossonero. Per lui, una delle colonne dei neroverdi, nel giro della Nazionale, un riscatto che sa di beffa per l’ormai ex club di Berlusconi.

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Qualità e quantità a centrocampo

Ecco, adesso non vogliamo girare il dito nella piaga, ma di scelte scellerate, avventate e sbagliate, Inter e Milan, potrebbero davvero scrivere un libro. Anche il reparto di centrocampo infatti, evidenzia diversi calciatori dei due club milanesi, cacciati troppo presto da Appiano e Milanello. Infatti, oltre al Duncan del Sassuolo, l’Inter rimpiangerà sicuramente l’attuale capitano del Torino: Marco Benassi. Ceduto troppo presto, prima al Livorno e poi agli stessi granata, l’attuale metronomo del centrocampo della squadra di Mihajlovic, rappresenta una grande fitta nel cuore della dirigenza nerazzurra.

Come lui, anche Phlippe Coutinho che, approdato all’Inter con la fama del fenomeno, ha fatto vedere solo a sprazzi le sue qualità, forse anche perché non si era ancora ambientato. Ma nonostante questo, i nerazzurri non seppero aspettarlo e nel gennaio del 2013, lo lasciarono andare al Liverpool con cui, ad oggi, con Klopp in panchina, sta facendo le fortuna dei “Reds”.

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Ma anche la Roma non è da meno in fatto di calciatori lasciati andare troppo presto. Oltre a Lorenzo Pellegrini, oggi al Sassuolo, ma che potrebbe fare ritorno in giallorosso grazie alla “recompra”, nel club emiliano c’è anche Matteo Politano. Il funambolo del tridente offensivo della squadra di Di Francesco, dopo essersi messo in evidenza in campionato e in Europa League, sta facendo mangiare a morsi le mani alla dirigenza della Roma che gli ha consentito di crescere nel proprio vivaio.

E per concludere, il capolavoro: Andrea Pirlo. Rimpianto prima dell’Inter, che lo lasciò andare ai cugini del Milan senza farsi troppi scrupoli, prima di scoprire di aver ceduto forse il miglior centrocampista al mondo, fu “abbandonato” anche dagli stessi rossoneri. Un errore comune ai due club di Milano poiché, dopo il suo addio al “diavolo”, Pirlo è riuscito a vincere altri 4 scudetti da protagonista con la maglia della Juventus targata Conte e Allegri.

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Tandem d’attacco? Tutto targato Milan

E per concludere in bellezza, ancora una volta, dopo difesa e centrocampo, è ancora il Milan a portare in alto la bandiera del top club che sono riusciti a cedere il maggior numero di calciatori che si sono poi consacrati altrove. E a guardarli oggi, fra gol e prestazioni inaspettate, questo tandem d’attacco, a Milanello, sarebbe stato a dir poco apprezzato dal tecnico dei rossoneri Vincenzo Montella. Dopo l’avvento della nuovo società, il nuovo Direttore Sportivo Mirabelli, starebbe cercando di “riportare a casa”, un talento come Pierre Emerick Aubameyang.

In passato, fra le giovanili del Milan, insieme ad altri suoi due fratelli, si diceva davvero un gran bene di questo attaccante del Gabon che però, dopo l’addio ai rossoneri, dal 2008-2009, si fece apprezzare in Francia, prima al Digione, poi al Bastia e al Saint Etienne, prima di consacrarsi definitivamente come uno dei top player assoluti in Europa con la maglia del Borussia Dortmund.

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Il suo valore di mercato ad oggi è di 60 milioni di euro. Con i tedeschi, dal 2013 ad oggi, ha realizzato 81 gol in 124 presenze fra campionato e coppe. Cresciuto anch’egli nel settore giovanile del Milan, Andrea Petagna invece, oggi protagonista assoluto della cavalcata vincente nella zona Europa dell’Atalanta, ha vestito la casacca rossonera dal 2009 (giovanili) fino al 2013, prima di un lungo girovagare in Serie B con le maglie di Latina, Vicenza e Ascoli. Sarebbe stato un compagno di reparto perfetto per Aubameyang con le sue sponde di testa e il suo fisico ottimo per sfruttare il movimento nello spazio dell’attaccante del Gabon. Per entrambi, i rimpianti del Milan, oggi, sono davvero tanti.

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