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Bonucci costato 42 milioni, stipendio da 7.5: “Non sono soddisfatto del mio rendimento”

L’ex difensore della Juventus fa autocritica alla vigilia della partita di Europa League contro il Rijeka. Bonucci, acquisto più costoso della scorsa sessione di mercato, è tra i principali imputati dell’avvio di stagione stentato del Milan.
A cura di Maurizio De Santis
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Leonardo Bonucci è stato l'acquisto più costoso del Milan. Strappato alla Juventus, è andato al ‘diavolo' per 42 milioni di euro e uno stipendio di 7.5 milioni all'anno. Cifre da top player, pari alle aspettative della società e del tecnico che lo hanno voluto perché in questa rosa ancora alla ricerca della propria identità occorreva un calciatore di spessore internazionale, esperto abbastanza da costituire un punto di riferimento del gruppo.

critiche bonucci milan

A Torino aveva Chiellini e Barzagli che gli guardavano le spalle, assieme a loro aveva composto la BBC, il pacchetto centrale divenuto colonna anche della Nazionale di Conte prima e Ventura poi. In rossonero l'avvio di stagione ha riservato più critiche e e amarezze del previsto, deflagrate dopo la sconfitta di Genova contro la Sampdoria: 2-0, zona scudetto che s'allontana, zona Champions che si sgretola e – cosa peggiore – trend di rendimento non da rosa allestita spendendo oltre 200 milioni. In conferenza stampa, alla vigilia della gara di Europa League contro il Rijeka (2a giornata del Girone D), Bonucci non cerca attenuanti e accetta il carico di responsabilità sulle proprie spalle.

Sono state 72 ore intense ma come è giusto che sia quando vesti una maglia così importante – ha ammesso l'ex juventino -. Con la Samp è successo quello che non speravamo accadesse, ma sono carico al punto giusto per continuare e migliorare la mia condizione, la mia testa, la voglia di far parte di questo gruppo e questa squadra ed essere un giocatore importante.

La sfida con i croati assume un valore particolare per Bonucci, tra i più criticati anche per la difficoltà palesate nell'adattarsi al modulo scelto da Montella: male nella difesa a quattro, al punto da suggerire al tecnico il passaggio al 3-5-2 (assetto imparato a memoria ai tempi della Juventus).

Molti dicono che ho fatto il bene della Juve come centrale della difesa a 3, ma ho giocato a 4 in Nazionale e con la Juventus che mi ha preso dal Bari dove giocavo a 4 con Ventura – ha aggiunto Bonucci -. Sono a completa disposizione dell'allenatore e del ct per qualsiasi modulo, ma di certo Montella non ha scelto il 3-5-2 per Bonucci, posso giocare bene e rendere al meglio con qualsiasi modulo, ma so che in questo momento devo fare di più come giocatore e capitano di questa squadra.

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