Bonucci al Milan per 40 milioni è davvero un affare? Ecco perché è un acquisto rischioso
Come un tuono fragoroso ed improvviso che squarcia le tenebre di una notte serena, così il Milan, con rapidità ed astuzia, ha prelevato Leonardo Bonucci dalla Juventus. Un affare che ha destato, seppur con qualche chiaro segno premonitore nella scorsa stagione, diverse inquietudini nella tifoseria bianconera in rivolta (sui social e non solo) per l’addio di una delle colonne storiche del club in grado di riportare la “Vecchia Signora” ai fasti, nazionali ed internazionali, di un tempo.
Eppure, al di là delle motivazioni personali o di squadra che hanno portato alla separazione del viterbese dai colori indossati per 7 lunghe stagioni analizziamo, secondo il portale PlayRatings.net, i rischi di un ingaggio così importante e con un investimento così ricco (40 milioni di euro).
Tanta esperienza pochi margini di miglioramento
Il chilometraggio in Serie A (17 reti e 8 assist in 266 match), in competizioni europee (4 marcature in 63 occasioni) ed in nazionale (5 gol in 70 gare totali) ne fanno un prospetto di sicuro valore capace di dominare e guidare la difesa rossonera ancora per diversi anni. Una convinzione questa che viene rafforzata anche dall’età dell’ex Juve che, a 30 anni, ha raggiunto ormai una consapevolezza nei propri mezzi spaventosa con un rendimento medio sempre sopra al 7. Insomma, cifre a parte, il profilo del numero #19 è quello giusto per qualsiasi top club europeo figurarsi poi per un Milan che, dall’approdo dei cinesi e del duo Mirabelli–Fassone, sta costruendo una autentica corazzata pronta a sbaragliare la concorrenza ed a spodestare proprio la Juventus dal trono della Serie A.
Valori di mercato e performance: prezzo elevato
“Market Value” a 35 milioni
Parlando invece dei freddi numeri e degli algoritmi che ormai regolano e indirizzano il calciomercato, i 42 milioni di euro spesi dal Milan sembrano essere leggermente superiori agli attuali valori che delineano la figura dell’ex Bari. E sì perché stando al portale di riferimento PlayRatings.net, Bonucci pur essendo un investimento oculato con un rating di ABC (abbastanza stabile e di buon livello), detiene un “market value” per un eventuale nuovo contratto di 5 anni di 35 milioni di euro. Una cifra che è scesa nell’ultimo anno non tanto per le sue performance, peraltro rimaste su ottimi livelli, che concorrono alla formazione del “value” per il 37% ma per un’età anagrafica e calcistica non più verde e quindi non più in grado di prevedere un potenziale di crescita (una skill che contribuisce solo all’8% nella formazione del valore dell’ex bianconero).
Valore potenziale: 30 milioni di euro
In più, tenendo presente il profilo del calciatore (prestazioni, numero di presenze in un anno, maglia azzurra ma soprattutto età) il suo acquisto sarebbe stato economicamente conveniente per il Milan fino ad una spesa di 30 milioni di euro con un contratto quinquennale ed un suo equo adeguamento. Perciò, i 42 milioni pagati sono, per i rossoneri come per altre big del calcio mondiale come Manchester City, Real Madrid, PSG o Barcellona che pure si sarebbero potute spingere fino a 37 milioni di euro, al di sopra, di 12 milioni, della soglia di convenienza economica standard.
Valore residuo, per la Juventus è +18
Per la Juventus, invece, al netto delle offerte di 60 milioni di euro che pure sono arrivate appena 365 giorni fa dall’Inghilterra per Bonucci, la cessione ha portato ottimi dividendi. Considerando il recente rinnovo dello scorso dicembre per altri 4 anni a 5 milioni di euro a stagione, infatti, i bianconeri avrebbero, al termine dell’accordo sottoscritto (2021), beneficiato di un valore residuo di 24 milioni. Somma al di sotto della quale, invece, i bianconeri avrebbero fatto registrare una evidente perdita di valore: pertanto, l’attuale cessione a quota 42 milioni fa registrare un ottimo +18 milioni.
Pro Milan: evitato (al momento) l’adeguamento salariale dell’86%
Tutte queste annotazioni economiche però, non hanno fermato il tandem di mercato Mirabelli–Fassone intenzionato ad investire massicciamente su una squadra da rinforzare subito per raggiungere vette siderali ormai un lontano ricordo. Eppure, fra le trame di un acquisto con diversi lati oscuri, in termini economici s'intende, il Milan ha prelevato il 4°calciatore per valore della rosa della Juventus, il 9° tra tutti i difensori del calcio professionistico internazionale pur evitando l’adeguamento salariale previsto all’86% per un suo eventuale trasferimento.
Dai 5 milioni che Bonucci percepiva a Torino ai 7.5 + bonus di Milano, infatti, l’aggiornamento contrattuale è inferiore di 1.8 milioni di euro netti e di 3.6 lordi. Un "risparmio" che però sarà nullo se il "Diavolo", come si augurano i suoi tifosi, otterrà obiettivi importanti con, in quel caso, il raggiungimento di 2.5 milioni aggiuntivi che andrebbero oltre l'86% previsto con un esborso ulteriore di altri 5 milioni di euro lordi.