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Bonaventura spinge su il Milan: la zona Champions è davvero un miraggio?

Anche contro la Sampdoria, la squadra di Gattuso ha giocato in maniera convincente e vinto grazie al gol del suo centrocampista. Prima della rete dell’ex Atalanta, Viviano ha parato un rigore a Rodriguez. Passo indietro per la Sampdoria di Giampaolo. Grazie a questa vittoria, i rossoneri sono a sette punti dal quarto posto dell’Inter.
A cura di Alberto Pucci
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A distanza di cinque mesi da quel 24 settembre, giorno in cui cominciò ufficialmente la crisi di Montella, il Milan è un'altra squadra e anche la stessa Sampdoria ha dovuto prenderne atto. Le differenze tra quella formazione (presa a schiaffi da Zapata e compagni) e questa sono evidenti: condizione fisica eccellente, sistema di gioco ben delineato e alcuni giocatori completamente rigenerati.

La conferma dell’ottimo momento fisico del Diavolo è arrivata anche nel match contro i blucerchiati: giocato a pochi giorni dalla trasferta vittoriosa in Bulgaria. Nella serata meno effervescente di Cutrone, hanno riempito gli occhi di San Siro i vari Suso, Calhanoglu e Bonaventura. Ma le cose buone il Milan le ha fatte vedere anche in difesa, dove Calabria, Bonucci e Romagnoli hanno mandato segnali importanti a Gigi Di Biagio: in tribuna, insieme a Lele Oriali.

Passo indietro per la Sampdoria: meno bella rispetto alle ultime uscite. In costante affanno sugli esterni, la squadra di Giampaolo non ha praticamente quasi mai calciato verso la porta di Donnarumma. Esame rimandato dunque per i liguri, autori comunque di un campionato che resta fino ad ora positivo.

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45 minuti di emozioni

Sono in cinquantamila a San Siro, per questa sfida che profuma d'Europa. Le promesse di spettacolo della vigilia, il primo tempo le ha mantenute e per una buona mezz'ora le ha offerte solo il Milan che, sulle ali della vittoria in Europa League, ha dimostrato di essere in fiducia e di avere ormai assimilato un gioco a tratti molto convincente. Il gol realizzato da Bonaventura al 14esimo, dopo l'errore dal dischetto di Ricardo Rodriguez, è la fotografia perfetta di quello che è la squadra rossonera oggi: due ali molto offensive e dotate di grande tecnica, terzini che spingono e accompagnano l'azione, centrocampisti che si inseriscono a fari spenti.

Applausi convinti dalla platea del Meazza, anche perché la Sampdoria non è mai stata realmente pericolosa. L'unico brivido l'ha paradossalmente creato Calabria ed il suo presunto fallo di mano di Calabria (quasi) in area rossonera: tocco non giudicabile dagli assistenti video di Doveri. Var che è invece entrato in azione sul finale di tempo, per annullare il 2 a 0 di Bonucci.

Poca Sampdoria, il Milan sorride

Sulla scia di un primo tempo divertente, la ripresa si è aperta con la traversa di Calhanoglu: giocatore che ha confermato di esser tornato quello di Leverkusen, dopo le difficoltà iniziali nel nostro campionato. La Sampdoria ha provato a scuotersi con gli ingressi di Verre e Caprari, ma ha comunque fatto fatica a proporsi in avanti anche per la serata in grigio di Ramirez: anche lui sostituito da Kownacki. Nel finale Gattuso si è giocato anche la carta Andrè Silva al posto di Cutrone (forse stanco per la trasferta europea di pochi giorni fa), con l'intenzione di chiudere il match.

Le ultime occasioni di Calhanoglu, Suso e Calabria, poco precisi e sfortunati sotto porta, hanno tenuto aperta la contesa fino al triplice fischio finale: arrivato dopo tre minuti di recupero e dopo l'unica occasione della Sampdoria con Caprari. Il Milan allunga e aggiorna la sua striscia positiva: sette risultati utili consecutivi, 5 vittorie e due pareggi. L'Europa League è lì, a portata di mano. Nelle prossime due partite, contro Roma e Inter, i rossoneri potrebbero anche tentare di risalire verso la zona Champions.

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