Bomber e assist-man: ecco i 5 attaccanti moderni della Serie A
La punta che realizza solo la mole di gioco prodotta senza partecipare alla manovra, stile vecchia scuola, ormai non esiste più. Il prototipo di attaccante “moderno”, infatti, impone un modello di bomber 2.0 completamente diverso dalle statiche figure di un tempo con questi ragazzi che, oltre a gonfiare la rete, si fanno in quattro per essere utili alle loro squadre. In più, questi goleador, diventati abilissimi coi piedi, diventano anche dei fornitori seriali di assist. Vediamo quindi, nella nostra Serie A, i 5 attaccanti più efficaci nel combinato disposto fra gol e passaggi vincenti.
Icardi 12 reti e tanti suggerimenti per i compagni
Mauro Icardi da Santa Fé è uno degli esponenti migliori per tentare di spiegare ad un principiante del calcio il significato di attaccante che gioca con e per la squadra. Il bomber interista, infatti, grazie alle sue ottime doti tecniche abbinate ad una imponente fisicità viene utilizzato non tanto e non solo come efficace realizzatore ma anche come “pivot” centrale, come perno fondamentale sul quale far sviluppare tutta la manovra meneghina. In più, il capitano dei nerazzurri è riuscito, oltre che a segnare 12 gol in 17 gare, anche a servire 5 assist vincenti ai suoi contro Juventus, Roma, Crotone, Fiorentina e Sassuolo nei circa 1.3 passaggi chiave (suggerimenti per tiri verso la porta) a match.
Dzeko grimaldello per scardinare le difese
L’attaccante bosniaco Dzeko si posiziona, invece, al secondo posto in questa speciale classifica di gol+assist della Serie A. Il numero 9 giallorosso in grado, nonostante la sua enorme stazza, di giocare benissimo col pallone fra i piedi è diventato il profilo ideale per il modulo ed i dettami di Luciano Spalletti. Col nuovo 4-2-3-1 professato dall’allenatore di Certaldo, l’attaccante capitolino è riuscito a rinverdire i fasti di Manchester mettendo a referto ben 12 marcature con, in aggiunta, 4 assist per gli “accorrenti” esterni Salah, El Shaarawy, Perotti e per gli incursori Strootman e Nainggolan. Una soluzione tattica, questa che ha permesso alla Roma e al 30enne di Sarajevo di stringere quel legame che, lo scorso anno, non si era per niente formato con ambiente e tifosi a causa di incomprensioni, clamorosi errori e pressioni varie.
Belotti, il “compositore” granata
Appaiato al secondo posto, per reti realizzate e assist, troviamo Andrea “il gallo” Belotti. Il 9 granata, con i suoi 23 anni, ed un 2016 da incorniciare con 24 marcature segnate fin qui nell’anno solare, si candida al ruolo di attaccante principe della Serie A aggredendo, con forza, le posizioni di vertice della classifica marcatori. Il lavoro dell’ex Palermo però, non si limita, nel 4-3-3 di Mihajlovic, ad essere l’esecutore finale dello spartito granata ma, con note ben piazzate, arpeggi e abbellimenti di livello, Belotti partecipa alla stesura della maestosa sinfonia corale. Una partitura magistrale caratterizzata, nelle sue 15 gare giocate, da 4 assist vincenti sui 21 dialoghi tentati coi compagni e sui 2.1 passaggi chiave a partita.
Quantità e qualità, José Maria Callejon
Ad abitare il terzo gradino del podio troviamo il factotum Callejon. Il numero 7 azzurro, infatti, nei 1.436 minuti giocati su 1.530 in Serie A, sui circa 10 Km di media percorsi a rincorrere il terzino nemico e a tagliare verso l’area avversaria e nei 5,6 affondi totali a partita, trova anche il tempo di segnare 7 reti e servire 8, dicasi, 8 assist. Un autentico fenomeno tecnico e atletico che, forse, nello specifico ruolo di ala destra in un 4-3-3 non trova eguali in Europa con doti che, allo stesso tempo, gli consentono di inserirsi in questa particolare classifica pur non essendo un attaccante centrale come i vari Icardi, Dzeko e Belotti.
Mertens il “fine dicitore” trasformatosi in bomber
Dries Mertens, o come va ora di moda chiamarlo dopo il sensazionale pallonetto ai danni di Hart contro il Torino, Dries Armando Mertens è l’altro unicum, sempre del Napoli, di questo particolare ranking. Il folletto belga, infatti, pur non essendo una punta centrale nativa è riuscito, grazie ai suggerimenti di mister Sarri e alle sue attitudini interpretative, a calarsi nella parte portando in dote al suo Napoli ben 10 reti (4 solo al Toro) e 3 assist vincenti. Una somma di 13 punti, di 13 occasioni nelle quali il numero 14 partenopeo è entrato nel vivo della manovra incidendo, da fine dicitore, a fuoco, il marchio vincente della premiata ditta: DM14. Insomma, i migliori centravanti moderni della nostra Serie A sono loro.