Bomber del domani, i cinque cecchini del torneo Primavera
Il futuro si costruisce giorno per giorno con costanza, studio e sacrificio. Questo il concetto chiave, il dogma che guida e muove i giovani della nostra Italia non solo in tutte le comune professioni ma anche nello sport che amiamo: il calcio. E se le università sono il ricettacolo della cultura, la fonte alla quale abbeverarsi prima di buttarsi nel mondo del lavoro, il campionato Primavera rappresenta per i nostri migliori “studenti del pallone” il contesto nel quale sbagliare, perdere, fallire ma, soprattutto, crescere e maturare. In questo speciale ambiente nel quale cullare il sogno di diventare un giocatore professionista vediamo i cinque talenti che, al momento, abitano le posizioni di vertice della classifica marcatori del torneo Primavera.
Alessandro “Magno” Rossi
Se la Lazio di Bonatti si trova ad una sola lunghezza dalla Fiorentina capolista, buona parte del merito va attribuito all’apporto in fase realizzativa dell’attaccante biancoceleste Alessandro Rossi. Il romano, infatti, in appena 12 partite del campionato Primavera ha messo a segno qualcosa come 17 reti totali. Uno score impressionante per un ragazzo che si è guadagnato il grande salto in prima squadra (esordio in Serie A contro il Crotone) per merito di una fredda lucidità sotto porta, un gran tiro, un ottimo fisico ed un senso del gol comune a pochi, grandissimi bomber. Caratteristiche importanti che fanno del gioiellino viterbese una delle migliori speranze del buon vivaio laziale.
Andrea Pinamonti fa 13
Anche qui l’equazione è pressoché identica: grande attaccante, grande squadra. E sì perché l’Inter di mister Vecchi arrivata al giro di boa nel gruppo C del campionato Primavera è in testa alla classifica, a più 2 sull’Entella, con la miglior difesa (8 reti al passivo) ed il secondo miglior attacco del girone. Un ruolino di marcia davvero molto interessante che, specie per la fase offensiva, deve molto al 17enne Pinamonti in grado di mettere a referto 13 gol sui 35 totali in 11 partite complessive con due doppiette ed una tripletta. Un rendimento notevole che gli ha garantito oltre all’attenzione di molti addetti ai lavori, anche l’esordio in Europa League l’8 dicembre scorso contro lo Sparta Praga.
Da San Paolo a Buneos Aires, Soleri il viandante del gol
Al terzo posto dei bomber più prolifici di questo avvio di stagione nel campionato Primavera, troviamo la punta della Roma Edoardo Soleri. Il ragazzo, cresciuto fra l’altro fra Roma, Buenos Aires e San Paolo, si “laurea” terzo goleador momentaneo fra i 3 giorni della rassegna giovanile con 11 gol in 9 presenze nella compagine giallorossa guidata da Alberto De Rossi. Segnature importanti che confermano quanto di buono fatto dal romano già nella scorsa stagione, quando, Soleri dopo l’apparizione coi grandi in Champions League contro il Bate Borisov (sconfitta per 3-2) riuscì a realizzare 10 marcature in 22 apparizioni. Un ragazzo molto dotato e che, aiutato dai suoi 194 centimetri abbinati ad una eccellente tecnica di base, potrebbe presto divenire una risorsa utile, per la Roma di Spalletti. Tempo al tempo, il nuovo Dzeko c’è.
Keba Coly, il baby giallorosso sulle orme di Sadiq
A pari merito con Soleri con 11 reti ma in 12 presenze totali troviamo il compagno di squadra Keba Coly. L’attaccante senegalese, figlio di una insegnante e di un ufficiale dell’esercito che insegue il sogno di replicare, almeno in piccolo, quanto fatto dall’ex giallorosso Sadiq, è uno di quei giovani talenti che fanno ben sperare la dirigenza della Roma grazie alle grandi qualità di un ragazzo umile molto apprezzato dal tecnico della prima squadra Spalletti. Un giovane importante che, con la Roma dei grandi, ha avuto anche un felicissimo episodio lo scorso settembre, quando, alla "partita della famiglia" con il San Lorenzo, fu proprio lui a siglare il gol partita fissando il risultato sul definitivo 2-1.
Simon Stefanec, il "Pikachu" di Slovacchia
Dall’MSK Zilina al Verona, alla corrente esplosione nelle giovanili. Questa, molto in breve, la parabola approntata dell’estroso trequartista slovacco del Verona Simon Stefanec. Il fantasista di Zilina, per tutti Pikachu a causa del colore dei suoi capelli e della relativa pettinatura, infatti, dopo le sole 3 presenze e gli appena 88 minuti di gioco dello scorso anno, sembra aver dato il via ad una inarrestabile ascesa con 7 assist vincenti e 11 gol in 13 gare del torneo Primavera. Una impennata improvvisa della sua curva di rendimento che ha destato grande soddisfazione nello staff degli osservatori scaligeri che, con questo ragazzo, sono convinti di aver trovato una utile pedina per l’ambizioso futuro del Verona in cerca, come quel giovanotto di Zilina, di fama, successo e riscatto.