Bomba carta sui tifosi del Torino, arrestato un ultrà della Juventus
Le indagini erano scattate subito dopo il pomeriggio di ordinaria follia allo stadio Olimpico di Torino. Allora vennero identificati quattro tifosi della Juventus, tutti sospettati per i disordini all'interno dello stadio durante l'ultimo derby della Mole. E' di oggi, invece, la notizia dell'arresto di un un ultrà bianconero di 28 anni, residente nella provincia di Bergamo: secondo gli inquirenti è stato lui a lanciare la bomba carta che causò il ferimento di undici tifosi granata. La Digos di Torino, che nei giorni successivi aveva già denunciato l'uomo, adesso ha dato seguito al provvedimento restrittivo. In base a ulteriori indagini svolte, è stato possibile appurare che l'uomo s'era introdotto nell'impianto eludendo i controlli.
"Fondati e probanti elementi". Così vennero definite le prove raccolte in seguito all'analisi delle immagini registrate dalle telecamere e che servirono anzitutto a fugare ogni dubbio sulla provenienza del lancio della bomba carta proveniente dal settore dov'erano stipati i tifosi della Juventus, è caduta nella porzione di Olimpico – la Curva Primavera – occupata dai sostenitori granata. "Le perquisizioni – com'era scritto nella nota della Questura di allora – hanno consentito di raccogliere significativi ed utili elementi a carico di alcune delle persone perquisite, che si ritengono coinvolte nel più grave episodio del lancio dell'artificio esplodente". A essere denunciati furono B. D., 29 anni residente a Collegno (centro del Torinese); M. A., 42 anni residente a Torino, D. D., 28 anni residente in provincia di Milano; S. G. E., 28 anni residente in provincia di Bergamo.
L'aggressione al bus della Juventus. Giornata nera quella del derby perché gli episodi di violenza avvenuti sulle gradinate dell'Olimpico arrivarono a margine dell'aggressione da parte di facinorosi di fede granata al pullman della Juventus. Il bus giunse allo stadio con un vetro rotto, colpito da sassi e bottiglie lungo il tragitto.
