Bologna-Roma, risultato e pagelle commentate della quinta giornata di Serie A
Il pari contro il Chievo all’Olimpico, la pesante sconfitta al ‘Bernabeu’ contro il Real Madrid. La Roma aveva il dovere di riscattarsi dopo i troppi passi falsi degli ultimi 7 giorni per cercare anche di risollevare una piazza già subito scoraggiata. Al Dall’Ara di Bologna la grande occasioni. Tra i giallorossi e gli emiliani però è terminata incredibilmente con il punteggio di 2-0 in favore dei ragazzi di Inzgahi grazie ai gol di Mattiello e di Santander. Una gara giocata con il solito atteggiamento propositivo da parte della Roma che si è schierata con il 4-3-3 solito mutato solo in parte con uomini nuovi come Marcano nel ruolo di terzino sinistro e Perotti, alla sua prima da titolare in stagione, davanti con Dzeko e Kluivert. Cristante e Pellegrini confermati a centrocampo con De Rossi al centro. Dall’altra parte Inzaghi ha messo in atto una mini rivoluzione. Nel 3-5-2 iniziale, spazio al romano Calabresi in difesa con Svanberg a centrocampo con Nagy e Falcinelli alle spalle di Santander in attacco. Approccio propositivo dei rossoblù subito pericolosi con Perotti e Fazio prima subire il ritorno degli emiliani gasati anche dalla spinta dei tifosi che in settimana a Casteldebole hanno assistito in 600 agli allenamenti della squadra per caricarli in vista di questa sfida. Tra i migliori in campo sicuramente Mattiello. Peggiore Cristante mai entrato in partita. Vediamo dunque i top e i flop di questo Bologna-Roma.
Marcano distratto ma Mattiello è scatenato
E’ toccato a lui segnare il primo gol in campionato del Bologna. La squadra di Inzaghi ha infatti trovato la sua prima rete in Serie A grazie a Federico Mattiello. Un vero e proprio fenomeno lungo l’out destro dei rossoblù. Bravo nella fase di non possesso e reattivo in fase d’inserimento. Il suo gol è arrivato però approfittando del primo di una lunga serie di svarioni da parte di Marcano che nel ruolo di terzino sinistro ha decisamente fatto male.
Non è mai riuscito a fermare Mattiello e non è mai stato in grado di garantire alla difesa giallorossa un equilibrio tale da non costringere i vari Manolas e Fazio ad andare in raddoppio sugli esterni che attaccavano quella parte di campo. Davvero pessima la sua gara ma va dato merito a Mattiello che ha giocato una partita davvero fenomenale. Forse il migliore in campo al Dall’Ara.
Primo squillo di Santander e Fazio e Manolas al tappeto
Quando Falcinelli è andato in contropiede approfittando dell’ennesima amnesia difensiva della Roma, è stato un gioco da ragazzi per Santander piazzare il piattone di sinistro alle spalle di Olsen e realizzare il gol del 2-0. L’attaccante gialloblù infatti è stato una spina nel fianco della difesa giallorossa che non è mai stata capace di fermarlo.
Spalle alla porta, l’ex Copenaghen ha coperto e difeso la palla dando la possibilità a Mattiello di salire lungo la fascia e poi era bravo ad inserirsi in verticale dando sempre l’impressione di essere pericoloso. Ha lottato su ogni pallone, ha fatto ammonire Fazio e ammattire Manolas, palesemente in difficoltà. Ha corso come un forsennato su ogni pallone e il centrocampo della Roma, De Rossi compreso, non ha fatto molto per fermarlo e fare da scudo alla difesa.
Svanberg annulla completamente Cristante
La squalifica di Pulgar ha permesso ad Inzaghi di trovare nuove soluzioni tattiche a centrocampo. E una in particolare portava il nome di Svanberg. Il centrocampista svedese, ennesimo prodotto di spicco della Nazionale scandinava, è stato uno dei migliori in quella zona di campo con quel suo movimento in verticale capace di mettere in grave difficoltà uno come Cristante che veniva comunque da una buona prova, con gol, contro il Chievo.
Il movimento di Svanberg che spesso si andava a prendere palla dai due centrali difensivi emiliani, ha messo in crisi De Rossi e compagni che non riuscivano a trovare un equilibrio giusto del reparto costringendo poi lo stesso Di Francesco a cambiare Cristante che nel frattempo era stato anche ammonito nella ripresa rischiando pure il rosso. Una partita di grande sostanza e carattere per lo svedese e che ora sarà difficile da non far giocare per le prossime gare in programma.
Calabresi non fa muovere Kluivert
Alla vigilia si è parlato tanto di ‘derby in casa Calabresi’ per il giovane difensore 20enne del Bologna, di origini romane il cui papà Paolo, attore nel ruolo del commissario Coliandro, è tifosissimo dei giallorossi. Alla sua prima, proprio contro la ‘magica’, il giovane Arturo aveva il compito non semplice di tenere a bada sia Perotti che anche lo stesso Kluivert che nella ripresa ha spesso svariato dalle sue parti.
Lui e De Maio sono stati i migliori in questo senso capendo che le occasioni migliori per la Roma potevano arrivare proprio dai due esterni d’attacco che però sono stati ben bloccati tenendo a bada anche un Edin Dzeko che a queste condizioni non poteva fare più di ciò che si è visto in campo. Ennesimo talento di una generazione di difensori italiani che adesso comincia a sorriderci? Staremo a vedere, ma è sicuramente questo è un buon inizio per Calabresi.