Bologna-Roma 0-1, Rudi Garcia sale in classifica e avverte la Juventus
E' bastata una gara accorta, e una zampata di Nainggolan, per tornare a casa con tre punti fondamentali e utili per continuare a credere nella lotta scudetto. Rudi Garcia lascia il capoluogo emiliano con una vittoria, giunta al termine di novanta minuti combattuti e giocati con il coltello tra i denti dai suoi ragazzi. Non è stata la miglior Roma della stagione. Senza diversi giocatori, e davanti ad un Bologna mai domo e sfortunato, la squadra del tecnico francese ha badato ad alzare il muro fuori dall'area di De Sanctis, spegnendo gli ardori rossoblu, e colpire con ripartenze micidiali, diventate il marchio di fabbrica del gioco di Gervinho e compagni. Alla squadra di Ballardini non è bastata una gara giocata con cuore, grinta e orgoglio. Bianchi, Cristaldo e Kone si sono mossi molto ma, raramente, sono arrivati ad impensierire la difesa romanista nella quale hanno giganteggiato Castan e Benatia.
In attesa di Inter e Napoli – Difendere il secondo posto (ed il conseguente accesso diretto alla prossima Champions League) e provare ad avvicinare la Juventus. I due obiettivi di Rudi Garcia passano dalle prossime sfide della Roma: in casa contro l'Inter e fuori contro il Napoli. Un girone fa, i giallorossi regalarono spettacolo sia contro i nerazzurri (3-0 a San Siro), sia contro il Napoli battuto all'Olimpico per 2 a 0. Di ben altro umore Davide Ballardini che, tra sette giorni, dovrà giocarsi i tre punti al Bentegodi di Verona: fortino difficilmente espugnabile. I novanta minuti visti contro i giallorossi, potrebbero regalare un po' di fiducia alla tifoseria bolognese. Il problema è che, nell'undici rossoblu, non segna nessuno. Ceduto Diamanti, la squadra si è indebolita e a risentirne sono stati soprattutto gli attaccanti. Una crisi del gol che si traduce in punti lasciati su quella lunga (e ripida) strada che porta alla salvezza.
Aspettando Totti – Rudi Garcia può certamente essere soddisfatto dell'apporto di chi ha, fin qui, giocato meno. Al Dall'Ara si è rivisto un Taddei a livelli accettabili e, dalla parte opposta, ha fatto una buona figura anche il "baby" Romagnoli. Con Francesco Totti infortunato, De Rossi si è caricato sulle spalle la squadra, dimostrando di essere davvero un degno erede della fascia di capitano, mentre Pjanic e Nainggolan (al suo primo graffio da romanista) hanno garantito qualità e quantità alla mediana capitolina, permettendo al tecnico francese di lasciare parzialmente a riposo giocatori con troppi minuti nelle gambe. Oltre alla panchina lunga e di livello, Rudi Garcia deve anche ringraziare la Dea bendata che, nei novanta minuti del Dall'Ara, ha voltato la faccia alla squadra di casa. Un aiuto non da poco per la Roma che, aspettando Totti, si gode l'ennesima vittoria del suo straordinario campionato.