Bologna penalizzazione: servono 30 milioni per salvare la squadra. Sabatini accusa Consorte
Sulla salvezza del Bologna lo scenario di guerra che sembrava profilarsi a inizio settimana inizia a prendere sostanza.
Banca Intermedia ha diffuso nel pomeriggio di ieri una nota in cui rendeva pubblica l’offerta di acquisto inoltrata da Claudio Sabatini e la sua Virtus pallacanestro. La banca di Giovanni Consorte, che ha l’obbligo di valutare le manifestazioni di interesse dei possibili investitori, ha dichiarato di aver comunicato alla Virtus Pallacanestro Bologna Spa che per risolvere i problemi finanziari del Bologna Football Club1909 è necessario dimostrare la reale disponibilità di circa 30 milioni di euro.
Oggi il Corriere dello Sport/Stadio riporta alcune dichiarazioni di Sabatini: "Se fossi nullatenente, metterei le mani addosso a Consorte. Pensate, mi è stato chiesto di dimostrare di avere 30 milioni di euro solo per aprire la busta e per accedere alla due diligence. E' incredibile, è assurdo tutto ciò, è una vergogna. Come mi spiego questa decisione di Intermedia? Facile, è Consorte che vuole fare il business, sta organizzando assemblee e riunioni dove sono presenti anche amici miei, che poi mi raccontano per filo e per segno quello che accade. In questa cordata Menarini metterebbe 9 milioni, 4 li metterebbe Cazzola e il resto lo metterebbero altri imprenditori. Ma attenzione, non per arrivare a 30 milioni, come è stato chiesto a me. Sono rimasto stupito dall'arroganza con la quale si è posto Consorte in questo momento drammatico per il Bologna". Secondo Sabatini, la gara per l'acquisizione del Bologna, a cui ieri è stato ufficializzato il punto di penalizzazione, altro non è che un asta fasulla.
Nel caso fosse vero avrebbero conferma le indicazioni spuntate dei giorni scorsi, le quali vedono il futuro del Bologna giocarsi nello scontro fra Sabatini e l’alleanza fra Consorte, Cazzola e i Menarini. L’ennesima lotta fra rivali mai amatisi, pronti a scannarsi quando c’è da metter mano sugli affari cittadini.