Bologna penalizzazione, Il club rossoblù passa nelle mani di Consorte
Nel pieno della tempesta, forse un raggio di luce si scorge. Da ieri sera il Bologna è in vendita, ed è stato temporanenamente affidato nelle mani di Giovanni Consorte, numero uno della merchant bank Intermedia Finance, il quale ricevuto il mandato di vendere la società rossoblù e cercare nuovi soci.
Fra i nomi papabili, è spuntato quello di Alfredo Cazzola, il quale si è dimostrato possibilista ma ha voluto chiarificare che mai riprenderà il controllo del 100% delle quote del Bologna, come accadde 5 anni fa. Tra le timidi avances registriamo anche quella di Maurizio Marchesini, leader di Unindustria. Consorte rimane il capitano del vascello per ora; di origine abruzzese, ma di adozione bolognese ormai, è stato presidente di Unipol e guida la banca d'affari che vanta circa 180 soci e si occupa di consulenza e intermediazione finanziaria e societaria. Dunque, aspettando nuovi soci, il cuore dell'operazione è tutto bolognese, meglio cosi a giudicare dagli ultimi pasticci made in sardegna. Ieri Porcedda, accompagnato dall'a.d. Silvino Marras, Renzo Menarini e vari professionisti al seguito, ha bussato a casa da Consorte lasciando sull’uscio le chiavi Bologna. Consorte opererà una due diligence per verificare le condizioni finanziare del club e, a meno di clamorose e sgradite sorprese, inizierà a cercare soci per questa nuova sfida. Non si esclude l’ipotesi dell'azionariato popolare aperta a tutti, seppur per una quota non maggioritaria; un idea cara a Consorte e di grande suggestione per la città, per chi ha il Bologna nel cuore sopratutto.