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Bologna in crisi, la società nelle mani di Segafredo

Il patron della Segafredo è pronto a rilevare la società dai Menarini e da Porcedda insieme ad una cordata di imprenditori locali.
A cura di Carlo Di Gaetano
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Intermedia e Giovanni Consorte sembra abbiano raggiunto l'obiettivo. Questa mattina la banca incaricata di gestire la delicata situazione del Bologna comincerà a strutturare una nuova società con i capitali immessi dai grandi industriali bolognesi, al cui comando siederà Massimo Zanetti, il padrone di Segafredo. La prossima settimana si delibererà  il decisivo aumento di capitale (una decina di milioni, possibilmente anche di più) per  rilevare Sergio Porcedda, prendere il Bologna e provare a rilanciarlo pagando subito gli stipendi.

Consorte è riuscito ad eludere la proposta di acquisto dell'odiatissimo patron Virtus Claudio Sabatini.  Il nuovo presidente sarà Massimo Zanetti, mister Segafredo, ma con il ruolo di socio di minoranza. Per la carica di direttore generale si pensa ad un ritorno di  Luca Baraldi che a Bologna lasciò un ottimo ricordo. Gli altri soci  inseriti nell'affare (Consorte  auspica che la famiglia si allarghi) saranno  Marco Vacchi dell'Ima, la famiglia Romani (Cir Cerasarda) e anche Albano Guaraldi, di Futura Costruzioni.

Tra oggi e domani Zanetti ed Intermedia dovrebbero formulare un'offerta a Porcedda, con risposta in giornata. "La proprietà del Bologna è interessata a chiudere. Se dirà di no, si assumerà le sue responsabilità". Porcedda è dunque invitato a sparire per sempre dalle parti di Bologna. In città c'è già chi festeggia brindando con tazzine di caffè, Segafredo ovviamente.

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