Bologna in crisi, la società nelle mani di Segafredo
Intermedia e Giovanni Consorte sembra abbiano raggiunto l'obiettivo. Questa mattina la banca incaricata di gestire la delicata situazione del Bologna comincerà a strutturare una nuova società con i capitali immessi dai grandi industriali bolognesi, al cui comando siederà Massimo Zanetti, il padrone di Segafredo. La prossima settimana si delibererà il decisivo aumento di capitale (una decina di milioni, possibilmente anche di più) per rilevare Sergio Porcedda, prendere il Bologna e provare a rilanciarlo pagando subito gli stipendi.
Consorte è riuscito ad eludere la proposta di acquisto dell'odiatissimo patron Virtus Claudio Sabatini. Il nuovo presidente sarà Massimo Zanetti, mister Segafredo, ma con il ruolo di socio di minoranza. Per la carica di direttore generale si pensa ad un ritorno di Luca Baraldi che a Bologna lasciò un ottimo ricordo. Gli altri soci inseriti nell'affare (Consorte auspica che la famiglia si allarghi) saranno Marco Vacchi dell'Ima, la famiglia Romani (Cir Cerasarda) e anche Albano Guaraldi, di Futura Costruzioni.
Tra oggi e domani Zanetti ed Intermedia dovrebbero formulare un'offerta a Porcedda, con risposta in giornata. "La proprietà del Bologna è interessata a chiudere. Se dirà di no, si assumerà le sue responsabilità". Porcedda è dunque invitato a sparire per sempre dalle parti di Bologna. In città c'è già chi festeggia brindando con tazzine di caffè, Segafredo ovviamente.