Bologna, Guaraldi accusa Tacopina: “Non ha rispettato i patti economici”

All'appello mancato svariati milioni di euro, per la precisione sarebbero 5.874.200, tanti dovevano arrivare sulla scrivania del Bologna Calcio da parte di Joe Tacopina che ne avrebbe acquistato la proprietà dall'oramai ex presidente Guaraldi che però informa come il magnate americano non abbia ancora versato alcun tipo di garanzie. E in casa rossoblù sale la tensione alle stelle, figlia anche degli ultimi risultati sportivi non proprio edificanti come la sconfitta contro il Brescia. Una situazione al limite del paradossale perché nel comunicato ufficiale pubblicato quest'oggi la società ‘Bologna 2010' che avrebbe ceduto le quote proprio a Tacopina e alla sua cordata a stelle e strisce, denuncia che le promesse fatte sono rimaste tali, solamente sulla carta, mentre da parte di Tacopina si riscontra l'intenzione di farsi pubblicità ai danni della società felsinea. Ovviamente si attendono le classiche smentite ma i fatti circostanziati e dettagliati da Guaraldi lascerebbero davvero poco spazio ad altre interpretazioni.
Guaraldi a muso duro. Il comunicato è stato scritto in modo crudo e diretto per tutelare il nome della società bolognese e dei suoi tifosi. Albano Guaraldi, ex n.1 rossoblù, a nome di Bologna 2010 Spa, ha spiegato che Tacopina "non ha prodotto nei termini stabiliti del 15 novembre 2014, la fidejussione di 5.874.200 euro, violando il contratto relativo alla cessione di Bologna Fc 1909. Tacopina, in merito a questa situazione, ha rilasciato dichiarazioni non veritiere, forse pensando solo alla ribalta mediatica." Per Guaraldi non c'è alcun passo indietro perchè la ‘Bologna 2010' non vuole ritornare sui propri passi e riprendersi le quote cedute a Tacopina. Anzi per far ripsettare il tutto, si legge nella nota, "i soci di Bologna 2010 agiranno nei modi e nelle sedi più opportune".