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Bologna, Diawara non si presenta in ritiro: vuole la Roma

Il guineano non si presenta in ritiro, ira del Bologna: “Prenderemo i relativi provvedimenti”. La Roma nel futuro del calciatore, ma ora la società potrebbe chiedere più dei 15 milioni iniziali.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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In casa Bologna scoppia il caso Diawara: il calciatore guineano non si è presentato in ritiro con la squadra rossoblu ed ora la frattura con la società appare più che mai evidente. Il calciatore vuole essere ceduto, ma adesso rischia di iniziare un duro braccio di ferro che potrebbe durare l'intera estate. Il Bologna, per adesso, si morde le mani e comunica il fatto senza esasperare gli animi: "Questa mattina, alla partenza della squadra per il ritiro di Castelrotto", si legge in un comunicato della società pubblicato sul proprio sito internet, "il giocatore Amadou Diawara, pur regolarmente convocato, non si è presentato. La Società si riserva di adottare i provvedimenti che saranno ritenuti opportuni".

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La rottura tra società e calciatore era nell'aria: le dichiarazioni del suo agente, che aveva "aperto" ad una cessione, avevano fatto storcere il naso all'ambiente rossoblu. "Diawara è ancora un nostro calciatore. Non abbiamo gradito le parole del suo agente, noi vogliamo gente orgogliosa di fare parte di questo gruppo", aveva spiegato l'amministratore delegato dei rossoblu Claudio Fenucci, "Il prezzo lo fissa il club, finché ci sono i contratti. Abbiamo incontrato la Roma tre volte, senza tuttavia mai parlare né di soldi né di Diawara. Certo, è uno dei club interessati ma non ha ancora formalizzato un'offerta concreta. Se dovessero arrivare, le valuteremo in maniera serena insieme al nostro direttore sportivo".

Il Bologna finora chiedeva quindici milioni, la società giallorossa era arrivata fino a tredici più il prestito di Sadiq, ma non era bastato per trovare un'intesa. Ed ora le parti rischiano di allontanarsi ancora di più. Sul profilo Facebook della società i commenti dei tifosi sono unanimi: tutti puntano il dito contro il guineano, e c'è chi addirittura "spera" in una "punizione esemplare", come la tribuna fino alla scadenza naturale del contratto (giugno 2020). Difficile che il Bologna reagisca in questo modo contro il calciatore: ma inevitabile, la rottura rischia di pregiudicarne il passaggio in giallorosso.

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