Bologna, arriva il deferimento, Porcedda va dai carabinieri e poi scappa
La preoccupazione lascia spazio allo sgomento e all’incredulità Il presente si dà la fuga, rassicura i giornalisti dichiarando che domattina parlerà in conferenza stampa,anche se ormai nessuno sembra chiedergli.
La pantomima è finita. Porcedda fugge allarmato e l’irpef e gli stipendi non sono stati pagati. La FIGC ha già annunciato il deferimento del Bologna, del presidente e del legale Silvino Marras, si avvicina la penalizzazione di tre punti (uno per non aver versato l'Irpef e gli altri contributi entro il 15 ottobre, due per le inadempienze di questi giorni) e con quella il Bologna precipiterebbe nella classifica. Nel pomeriggio Il presidente si è recato alla caserma dei carabinieri di viale Panzacchi. Indiscrezioni colte in loco parlano di una denuncia per raggiro avanzata dall’imprenditore sardo nei confronti delle banche, ree di non aver concesso fidejussioni per pagare gli stipendi arretrati.L'imprenditore,uscendo dalla caserma, ha smento tutto promettendo che domani parlerà ai giornalisti
Intanto i Menarini, gli ex proprietari del Bologna e ora soci di minoranza, coloro che in luglio affidarono la società ai sardi senza nemmeno operare uno straccio di controllo o un qualsivoglia accenno di due diligence, hanno appena dichiarato, in conferenza stampa allestita in fretta e furia, di essere sempre stato all’oscuro di ciò che stava accadendo, sottolineando che, pur trattandosi di una situazione grave,molo grave, in nessun modo rileveranno nuovamente la società.
Il deferimento alla Commissione disciplinare nazionale della Procura federale, allertata dalla Covisoc, è soltanto l'ultimo tassello di ventiquattro ore di incertezze e impegni non rispettati.
Oggi pomeriggio i calciatori, inattesa di esser pagati, hanno mantenuto un atteggiamento di fiducia davanti ai microfoni, rimandando ogni dichiarazione a quello che domani di Porcedda, ma più il tempo passa, più la loro fiducia appare di facciata