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Bojinov: “In questo Milan giocherei senza problemi. E Cutrone non è un campione”

L’ex attaccante di Lecce e Juventus, oggi al Rijeka, non risparmia critiche: “Il Milan come tutta la Serie A non rappresenta più la grandezza che ho conosciuto io”.
A cura di Maurizio De Santis
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Patrick Cutrone non è un campione. Il livello degli attaccanti del Milan non è così irresistibile. Morale della favola, a 32 anni Valeri Bojinov è convinto che nella squadra di Gattuso potrebbe tranquillamente trovare spazio e soffiarlo a qualche collega dal valore di mercato altissimo ma da coefficienti di rendimento molto bassi. Del resto, André Silva (pagato 38 milioni) e Kalinic (costato 25 milioni) sono la fotografia di quel che finora s'è rivelato un cattivo investimento da parte dei rossoneri: 63 milioni di euro – senza contare i soldi necessari per gli ingaggi – un ‘pacco' di aspettative deluse. Qualche segnale di ripresa c'è stato: il portoghese s'è rivelato decisivo segnando reti pesante nel finale in queste ultime gare ma servirà attendere il finale di stagione per valutare la proporzione dei progressi fatti.

Perché l'attaccante bulgaro esprime un giudizio del genere sul ‘diavolo'? L'occasione fu la sfida di Europa League contro i connazionali del Ludogorets che l'ex punta di Lecce, Juventus e Manchester City presenta senza risparmiare critiche al Milan. Lui adesso gioca nel Rijeka ma segue le vicende del calcio italiano con interesse e così, nell'intervista alla Gazzetta, tira la prima ‘sciabolata' tutt'altro che morbida.

Il Milan come tutta la Serie A non rappresenta più la grandezza che ho conosciuto io. Alla Juve ero in camera con Nedved e il suo Pallone d’Oro. Ho segnato il primo gol a San Siro il 6 gennaio 2005 quando Sheva conquistava il suo di Pallone d’Oro. Segnai a una squadra che aveva Dida, Cafu, Nesta, Maldini, Pirlo, Kakà. Andavi lì e pensavi: se tutto va bene gli lascio tre punti.

Come dargli torto? Che il livello del calcio italiano sia calato sotto una soglia preoccupante è noto da tempo: del resto, l'eliminazione della Nazionale dai playoff di qualificazione al Mondiale di Russia ha rappresentato il punto più basso di questa involuzione. Ma la sicumera di Bojinov solleva un altro tipo di perplessità… per la serie: ma non starà un po' esagerando? Sentite cose aggiunge.

Rino è una leggenda, con il tempo diventerà un nuovo Mourinho. Però io in questo Milan giocherei senza problemi perché sono al livello di Kalinic e Silva. Cutrone? Mi piace ma non è un campione. Nel mio Lecce giocavo con Vucinic, Chevanton, Giacomazzi… una squadra che oggi vincerebbe lo scudetto. Per il mio talento dovrei giocare nel Real.

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