Boca Juniors, Carlos Tevez alza bandiera bianca: “A giugno potrei ritirarmi dal calcio”
Addio al Boca Juniors, ma anche al calcio giocato. Carlos Tevez sta tenendo in ansia in queste ore i tifosi xeneises per le recenti dichiarazioni rilasciate che indurrebbero a pensare ad un saluto, a fine stagione, da parte dell'attaccante argentino. L'Apache non ha ancora digerito la sconfitta in Copa Libertadores ad opera del River Plate in quella che è stata già definita da tutti la ‘sfida del secolo' ed è tornato sugli ultimi tempi al Boca, ricchi di amore per quei colori ma anche di problemi.

Dopotutto, anche l'Apache prima o poi deve sotterrare l'ascia di guerra. Il tempo passa per tutti, anche per Carlitos che ha scorrazzato per quasi vent'anni sui prati erbosi del sud America e d'Europa, con una puntatina in Asia, collezionando maglie, gol e successi. Adesso, che è rientrato a casa, nel ‘suo' Boca, non ha può intenzione di cercare altre emozioni forti altrove.
L'amore per il Boca e le frizioni con Schelotto
La sensazione è che per Tevez si sia composto il cerchio perfetto, con il rientro in Argentina: "Io amo il Boca, per amore del club ho accettato tutto anche le mancanze di rispetto da parte di Schelotto con cui ci siamo sempre detti le cose in faccia ma con cui non sono mai riuscito ad avere un rapporto sincero. Per amore del Boca ho giocato 5, 10 minuti, sono rimasto in panchina, mi sono allenato duramente conquistandomi un posto in squadra senza mai lamentarmi. Altrove non l'avrei mai fatto".
La finale di Copa e la voglia di smettere
Ma non solo Schelotto ha ‘minato' la resistenza di Carlitos. Il ‘colpo' suvito in finale di Copa è stato pesantissimo: "La finale di Madrid in Copa contro il River Plate è ancora oggi una ferita aperta. Un dolore che ancora non mi passa e credo non passerà mai del tutto. Credo che quest'anno potrei chiudere la mia carriera calcistica. È l'ultimo anno del contratto con il Boca, ma potrebbe esserlo anche da calciatore a tutti gli effetti".