Boateng: “Rinato grazie al Milan, allo Schalke è stato un incubo”
Il ritorno a Milanello, l'abbraccio dei vecchi amici e il gol segnato alla Fiorentina hanno chiuso definitivamente un brutto capitolo della carriera di Kevin Prince Boateng. L'esperienza allo Schalke 04 ha, infatti, lasciato un segno profondo nell'animo del giocatore ghanese, specialmente dopo la sua esclusione dalla rosa arrivata dopo presunti comportamenti del giocatore poco ortodossi. A distanza di mesi, e dopo il suo ritorno a casa, Boateng può finalmente riparlarne con il sorriso sulla bocca: "E' stato un incubo e ho persino penso al ritiro, ma lasciare a 28-29 anni era troppo presto – ha dichiarato il rossonero, in un'intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport – Ho commesso degli errori, ma nulla di così grave da giustificare l’esclusione e quello successivo alla sospensione è stato il periodo più difficile della mia carriera. Penso di avere la coscienza pulita e, nonostante tutto, dormo tranquillo".
L'abbraccio di Milanello – Ciò che fino a poco tempo fa sembra solo una suggestione, negli ultimi mesi è diventato invece realtà. Boateng è tornato al Milan e ha ritrovato i suoi vecchi tifosi: "Quello che ho provato tornando a Milano è indescrivibile – ha raccontato – Dopo essere stato 8 mesi senza giocare, ora ho la possibilità di tornare in campo con la squadra del mio cuore. Voglio dare il massimo e desidero restare a lungo al Milan anche dopo l'estate". L'obiettivo del ghanese è quello di lasciare ancora il segno nella storia del Milan: "Sono ancora lontano dalla condizione fisica, ma mi alleno duramente per trovarla. Il Milan? Deve tornare assolutamente in Europa, cosa che non è riuscita nelle ultime stagioni. Per quanto mi riguarda, vorrei giocare ad alti livelli ancora per qualche anno. La nazionale? Se mi danno la possibilità di tornare sarò felice".