Blanchard: “Sono juventino, ero in curva a Berlino per la finale di Champions”
Emozioni uniche. Sono quelle vissute da Leonardo Blanchard, il difensore del Frosinone che ha regalato alla sua squadra un incredibile pareggio sul campo dei campioni d'Italia della Juventus. Uno stacco imperioso in pieno recupero che ha permesso al difensore di battere Neto e diventare così uno degli uomini copertina della 5a giornata di Serie A. La gioia per aver regalato il primo punto in campionato alla compagine di Stellone però non l'unica per Blanchard che oltre a rivelare la sua fede bianconera, ha svelato un curioso retroscena legato all'ultima finale di Champions League: "Sono juventino, due mesi, fa ero in curva con la faccia dipinta di bianconero a Berlino, lo dedico alla mia famiglia. E' il coronamento di un sogno inseguito sin da piccolo".
Difficile rendere a parole dunque quanto vissuto da Leonardo Blanchard allo Juventus Stadium. Una rete la sua, che ha premiato la grande umiltà del Frosinone che ora può iniziare il suo campionato nella speranza di sfruttare l'entusiasmo per questo inaspettato risultato: "Per fortuna abbiamo portato a casa un punto, da tre partite facevamo grandi prestazioni senza portare a casa un punto. Siamo venuti qui con umiltà, combattendo come facciamo sempre. Questo pareggio ci fa ben sperare per la sfida con l'Empoli che è certamente uno scontro diretto". Blanchard ha rivelato anche cosa ha detto ai suoi Stellone, dopo la rete incassata da Zaza quando le cose sembravano mettersi davvero malissimo per la matricola gialloblu: "Sapevamo che loro accelerano e addormentano il gioco come e quando vogliono. Noi abbiamo sofferto ma siamo stati anche cinici e fortunati alla fine, il gol è stato una liberazione per me e per tutta la squadra".
