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Bjarnason, nostalgia per l’Italia: la Roma sogna il colpo di mercato

Il vichingo non nasconde: “Mi mancano gli arrosticini abruzzesi”. Su di lui anche Borussia Mönchengladbach ed Hertha Berlino.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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La carriera di Birkir Bjarnason potrebbe continuare in Italia: il centrocampista islandese, in forza agli elvetici del Basilea, non è nuovo al Belpaese, viste le esperienze con Pescara e Sampdoria tra il 2012 ed il 2015. Il vichingo pare gradire un possibile ritorno in Italia, vista la nostalgia per il nostro paese. "L'Italia mi ha insegnato molto", ha spiegato in un'intervista rilasciata a Corriere TV ad Annecy, quartiere generale islandese per l'avventura ad Euro 2016, "grazie ai grandi allenatori che ho avuto e ai calciatori con i quali ho giocato. Cosa mi manca di più dell'Italia? Gli arrosticini d'Abruzzo".

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Bjarnason, del resto, ha una valutazione più che abbordabile: il suo cartellino viene valutato attorno ai cinque milioni di euro, una cifra ampiamente alla portata dei club italiani. Piace soprattutto alla Roma (che dall'Abruzzo dista pochissimo), mentre appare più difficile un ritorno alla Sampdoria o al Pescara, soprattutto per le "vicende" accadute un anno fa. Il calciatore, infatti, fu convocato dalla nazionale islandese proprio per i match decisivi per la qualificazione ad Euro 2016 quando in Italia si giocavano i playoff di Serie B che vedevano coinvolti anche gli abruzzesi, poi sconfitti dal Bologna in finale. La reazione dei tifosi abruzzesi fu "feroce", seppur solo via social network: di fatto la pagina della nazionale islandese fu presa d'assalto, tanto che è risultata irraggiungibile dall'Italia per diverso tempo.

Il calciatore fu poi ceduto in estate al Basilea per due milioni di euro, dopo l'intifada scatenata dal tifo pescarese. Tutt'altro atteggiamento, invece, quello attuale. Oltre alla Roma, infatti, il calciatore piace anche a Borussia Mönchengladbach ed Hertha Berlino: un mercato niente male per il vichingo ex del Pescara. E chissà che alla fine non possa essere proprio la Roma a portarlo in Italia di nuovo. Del resto, da Roma all'Abruzzo, ci vuole pochissimo

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