Biscotti, denaro e prostitute: per arrivare al Mondiale si è provato di tutto
Un Mondiale vale molto, a volte tutto. Almeno per chi non ha ritegno nel provare ciò che va oltre il lecito pur di arrivare all'ambita qualificazione. Sembra che in Sud America sia all'ordine del giorno cercare l'espediente migliore per ottenere ciò e a incontri conclusi non si fermano le illazioni, le accuse e le indiscrezioni sui diversi tentativi che alcune selezioni avrebbero messo in atto pur di trovare un pass per Russia 2018. Forse semplici calunnie, cattiverie gratuite ma alcuni riscontri sembrano combaciare e il sospetto regna sempre più sovrano.
Veleni e sospetti in SudAmerica
Se la malalingua si sofferma su una partita in particolare è un conto. Ma se il sospetto si insinua ovunque, allora forse qualcosa di reale potrebbe anche esserci. E l'ultima giornata di Qualificazioni Mondiali a Russia 2018 è stata intrisa nell'aceto delle calunnie. Nell’occhio del ciclone sono finite tutte le sfide, nessuna esclusa, a partire dalla partita Perù-Colombia che ha di fatto condannato il Cile all’esclusione da Russia 2018.
Il ‘biscotto' di Lima contro il Cile
A Lima sembrerebbe essere andato in scena il classico ‘ biscotto' che avrebbe accontentato i due contendenti (Perù ai play off e Colombia ai Mondiali) senza colpo ferire. Sull'1-1 i giocatori in campo hanno smesso di giocare: con il Cile sconfitto in Brasile, era una risultato utile ad entrambe le nazionali. Difficile non accorgersi degli sguardi di Falcao alla panchina in subbuglio seguendo il risultato dei campioni di Copa America sotto con la Seleçao. I video che scorrono sul web confermerebbero che qualcosa sia andato per quel verso così come l'atteggiamento dei calciatori che si sono messi a palleggiare in attesa del 90′.
La valigetta per l'Ecuador
Se tra Colombia e Perù è andata in scena l'eliminazione ‘programmata' dello scomodo Cile, il passaggio dell'Argentina in Ecuador non è stato scevro di sospetti. E' vero, con un Messi in questa forma nessuno avrebbe resistito 90 minuti. Eppure pare che ai giocatori dell'Ecuador fosse stata consegnata una valigetta piena di denaro come ‘incentivo' per vincere in ogni modo. L'inizio è stato incredibile con il gol dopo soli 38 secondi dei padroni di casa, ma a Quito è andato in scena il Messi-show che non ha lasciato spazio all'Ecuador.
Prostitute in Hotel
Se i soldi o gli accordi sul campo possono lasciare tracce indelebili c'è chi si sarebbe rivolto al più tradizionale stratagemma della seduzione pre partita. Sarebbe accaduto nell'hotel del ritiro del Venezuela impegnato nel match contro il Paraguay. Il tecnico della Vinovinto ha infatti denunciato la presenza di piacevoli fanciulle nella hall dove risiedevano i giocatori con il chiaro intento di sedurli e toglier loro la concentrazione prima della gara: "Ma questa è una nazionale di professionisti!" ha sottolineato il ct Dudamel, che di fatto si è imposto 1-0 in trasferta.