Biraghi spezza l’incantesimo del gol: Italia corsara in Polonia
L'Italia gioca, convince, diverte, spreca e vince. Al 92′, con un gol a tempo scaduto di Biraghi proprio quando tutto sembrava svanito. Un dominio azzurro, dal primo al 90‘, con due traverse clamorose e una personalità collettiva che ha messo spesso alle corde una Polonia costretta solamente a subire e giocarsi le proprie chance in ripartenza. Un successo pesantissimo che rilancia il progetto azzurro e che ridà autostima af un gruppo che adesso a Milano si giocherà il tutto per tutto con la capolista Portogallo.
Senza punte, l'Italia parte fortissimo
Roberto Mancini prova a conquistare la Polonia con una Italia senza punte di ruolo: Bernardeschi, Insigne e Chiesa in avanti per un tridente brevilineo, tecnico e veloce. La scelta sembra subito pagare: nemmeno un minuto di gioco e gli azzurri sfiorano il vantaggio immediato con una clamorosa traversa colpita da Jorginho con un tiro piazzato fuori area.
L'Italia gioca bene, corta, veloce, con le idee chiare. La Polonia però non resta a guardare e sa reagire soprattutto con improvvise accelerazioni sull'asse dei bomber di peso Lewandowski-Milik, anche se Donnarumma non viene mai seriamente impegnato. A fare gli straordinari è invece Szczesny che in paio di occasioni si deve superare per salvare la propria porta.
Ancora traversa e Szczesny, l'Italia non passa
L'Italia gioca, piace ma spreca. Forse troppo: i tre in attacco si scambiano le posizioni, la difesa polacca fa fatica a prenderne le misure ma alla mezz'ora ancora la sfortuna non guarda dalla parte dell'Italia: Chiesa mette al centro per l'accorrente Insigne che in spaccata incoccia bene ma la palla si stampa ancora sulla traversa. Risultato che non si sblocca, gara che resta aperta.
Il finale di tempo è ancora azzurro per una Italia finalmente convincente e che gioca benissimo nelle due fasi, d'attacco e di difesa. Così il numero uno polacco, Szczesny si esalta ancora una volta su un colpo di testa ravvicinato che schizza sotto la traversa, tolto da un gran intervento.
Orgoglio Polonia, Donnarumma si esalta
L'Italia non cambia e si ripresenta con il medesimo assetto in campo per la ripresa e l'inerzia della gara non cambia: le maglie azzurre dominano in campo con fraseggi di prima, verticalizzazioni e tanta qualità. Manca il gol, considerazione non da poco perché per il lavoro espresso l'Italia meriterebbe il vantaggio senza alcuna ombra.
E' invece Donnarumma a dover salvare tutto nella unica micidiale ripartenza polacca quando al 72′ Grosicki riceve palla appena fuori area e conclude mirando sotto la traversa con il numero uno che mette i pugni. Palla sporca e sui piedi di Milik che si libera in area e prova la bomba da posizione facilissima ma spara altissimo.
Forcing finale, spunta Biraghi
E' il momento di cambiare anche nell'Italia, affaticata dal tanto lavoro fatto per oltre un'ora e Mancini pensa alla carta di Lasagna per ridare corsa e spinta alla squadra. In panchina va Bernardeschi generoso e bravo ma impreciso nelle occasioni che ha avuto sotto porta. Dentro anche il giovane Piccini per Florenzi.
Il forcing azzurro non si placa ma la difesa polacca resta ordinata davanti alla propria area di rigore facendo la doverosa densità per evitare di capitolare alla fine. Ma finalmente il gol arriva: angolo corto, torsione di Lasagna sul secondo palo e scivolata vincente di Biraghi che spezza l'incantesimo e permette all'Italia di strappare tre punti pesantissimi.