Bilanci in attivo e buoni risultati. Ecco le top 5 d’Europa
Programmazione, bravura, competenza, fortuna e capacità del proprio staff tecnico. Sono le caratteristiche essenziali per riuscire ad approntare un calcio vincente e, soprattutto, sostenibile. Sono questi i valori che hanno caratterizzato, almeno fino ad oggi, 5 squadre nei top campionati europei che hanno chiuso il bilancio dello scorso mercato in attivo e, contemporaneamente, ottenuto grandi risultati in campionato.
L’Atalanta dei miracoli
Oltre all’eccellente componente tecnica gestita alla perfezione dal “mago di Grugliasco” Gasperini, il miracolo Atalanta ha il sapore di lungimiranza, accortezza e attenzione sul mercato. La compagine di Percassi, infatti, per merito anche del responsabile dell’area tecnica Sartori, è riuscita a chiudere in attivo il bilancio dell’ultima sessione estiva (+8.5 milioni di euro) e, allo stesso tempo, a diventare la favola di questa Serie A con 7 vittorie e 1 pari nelle ultime 8.
Un ruolino di marcia impressionante arrivato grazie all’imprevedibile esplosione dei promettenti Conti, Caldara, Kessié, Gagliardini o Petagna, e che sta conducendo l’Atalanta nel Gotha del calcio italiano con prestazioni spettacolari e intense sul piano atletico.
Colonia 5 milioni per un quarto posto, Stoger esulta
21 punti in 11 partite e quarto posto in coabitazione con Hoffenheim, Hertha e Eintracht Francoforte. Questa la classifica della rivelazione Colonia che, partita con l’obiettivo di raggiungere la salvezza, si sta togliendo discrete soddisfazioni in questa Bundesliga. Un risultato parziale ma che rivela la bravura della società della Westfalia in grado di cedere alcune pedine fondamentali come Gerhardt o Vogt e riuscire ugualmente a mantenere alta la qualità corale del proprio gioco. Un successo ancora maggiore se si considerano i soli 5 milioni spesi per rinforzare la compagine di Stoger.
Southampton, i Saints in paradiso
I Saints di Claude Puel, avversari dell’Inter in Europa League, pur avendo incontrato diverse difficoltà all’inizio della stagione con solo 2 punti nelle prime 4 di Premier sono una delle squadre che, in relazione ai soldi ricavati in estate (bilancio chiuso a +24 milioni di euro) sta meglio in classifica (10 posto). Un rendimento estremamente positivo soprattutto se si tiene conto del fatto che la squadra ha dovuto rinunciare a pedine fondamentali come Wanyama, Manè e Pellè spendendo poi solo 52 milioni per sostituirli, cifra che, specie in Inghilterra, diventa davvero risibile in relazione ai super prezzi sparati da Man Utd, Chelsea o Man City.
Siviglia, il progetto sostenibilità continua
Terzo in Liga alle spalle della consueta coppia Real-Barça il sorprendente Siviglia di Sampaoli che, pur avendo perso calciatori come Krychowiak, Gameiro, Immobile o Coke (ceduti per 85 milioni di euro), continua, con successo, il suo progetto di crescita sostenibile intrapreso diversi anni fa. Un successo importante se si tiene conto del fatto che gli andalusi sono una delle 7 squadre del torneo ad aver chiuso in attivo il bilancio (seconda con 24,6 milioni di euro) fra acquisti e cessioni in estate senza aver smarrito, per questo, brillantezza e certezze sul rettangolo di gioco.
OM, 68 milioni giustificano un 11° posto
È vero. Il Marsiglia è solo all’11esimo posto. È altrettanto vero poi che la compagine del sud della Francia ha sostituito il tecnico Franck Passi con Rudi Garcia. Ma con 68 milioni di bilancio in attivo e le cessioni eccellenti di colonne come Batshuayi, Mendy e N’Koudou sarebbe stato difficile non subire contraccolpi di simile portata. Tuttavia, la squadra dell’ex tecnico giallorosso si sta lentamente riprendendo (12 punti nelle ultime 7) con buone prestazioni e risultati che stanno consentendo all’OM di accorciare la distanza dal treno di testa (-5 dalla zona Europa). Un 11esimo posto comunque provvisorio e positivo che, in un calcio ormai aziendale all’eccesso, può esser ben digerito dalla “sazia” dirigenza transalpina.