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Rissa dimenticata, Biglia rinnova con la Lazio

Archiviata la rissa con il tifoso laziale, l’argentino è ad un passo dal rinnovare con la società capitolina. L’argentino firmerà per altri tre anni con opzione fino al 2021, con ingaggio di circa 2,8 milioni di euro all’anno più bonus.
A cura di Alberto Pucci
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Non è un momento particolarmente sereno per Lucas Biglia. Il "Principito" biancoceleste, crollato insieme ai suoi compagni in occasione della sfida contro il Chievo, è finito nel polverone mediatico che si è alzato subito dopo la sconfitta con i veronesi. L'inatteso stop interno, ha infatti creato malumori tra i giocatori di Simone Inzaghi e generato un episodio censurabile che ha avuto proprio come protagonista il regista argentino: rientrato in lacrime negli spogliatoi, dopo l'accesa discussione con il tifoso. Nonostante il nervosismo delle ultime ore, l'ex Anderlecht pare comunque disposto a firmare il rinnovo con la Lazio. Contrariamente alla voce che lo voleva definitivamente lontano da Formello, Biglia è dunque vicino a chiudere positivamente la lunga trattativa con il presidente Claudio Lotito.

L'obiettivo della Coppa Italia

Secondo il quotidiano romano "Il Messaggero", il nazionale Albiceleste è ormai prossimo ad accettare il rinnovo per altri tre anni con opzione fino al 2021, a circa 2,8 milioni di euro all'anno più bonus. Indiscrezione che confermerebbe le recenti parole di Igli Tare: "Abbiamo avuto un incontro ed è stato positivo – ha spiegato il direttore sportivo biancoceleste a Premium Sport – A questo punto io ci credo, le cose ormai sono fatte". In attesa di conferme, il giocatore si è allenato regolarmente nelle ultime ore nel centro sportivo di Formello in vista della delicata trasferta di San Siro contro l'Inter. Il quarto di finale di Coppa Italia, che potrebbe regalare il derby in semifinale, è uno degli obiettivi primari in casa Lazio e Inzaghi lo sta preparando tenendo lontana la squadra da voci di mercato e da indiscrezioni di rinnovi. Il tecnico vuole rifarsi della sconfitta in campionato e, soprattutto, regalare una vittoria alla società capitolina: successo che, in Coppa Italia, manca dal lontano 1961.

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