Bidoni e colpi top: 10 acquisti nella storia del calciomercato di gennaio
Gli acquisti a campionato iniziato sono spesso considerati dei semplici accorgimenti o delle ‘pezze' per rammendare qualche ‘buco' in rosa così da chiudere la stagione senza patemi oppure trovando la chiave di volta tattica. Ma non sempre e per tutti gli acquisti è stato così, ci sono stati molte operazioni invernali rivelatesi fondamentali nell’aiutare in maniera concreta la squadra a raggiungere i traguardi in Primavera. Altre, invece, sono state un grande flop. Vediamone alcune.
‘Ciccio' Romano nel Napoli di Maradona
Un esempio che è sempre stato citato da Diego Armando Maradona è Francesco “Ciccio” Romano”, arrivato ad ottobre 1986 dalla Triestina e importantissimo nell’equilibrare la squadra, troppo esposta ai contrattacchi dovendo sopportare la MA.GI.CA. di punta che aiutava molto poco i centrocampisti. Anche il Napoli attuale gioca con tre calciatori arrivati a gennaio negli utlimi anni, Ghoulam, Jorginho e Gabbiadini, i primi due titolarissimi per Sarri, l’ultimo ancora in attesa della definitiva consacrazione.
L'Imperatore, Stankovic e l'asso Pandev
Nel gennaio 2004 un’Inter in difficoltà fa rientrare dal prestito al Parma Adriano e acquista dalla Lazio Dejan Stankovic. Il primo diventerà l’Imperatore e, nonostante un tramonto di carriera molto problematico, i gol soprattutto nelle prime stagioni non li ha mai fatti mancare, mentre il secondo, con l’arrivo di Mancini e Mourinho è diventato un pilastro nelle vittorie dei cinque scudetti consecutivi e della Champions League 2009-2010. Nell’anno del Triplete fu importante anche l’acquisto di Goran Pandev dalla Lazio. Altro acquisto invernale dell’Inter nel 1999 è stato Clarence Seedorf, molto altalenante con i nerazzurri, ma vero e proprio mito dell’altra parte di Milano, quella rossonera.
Pancev, da ‘cobra' a ‘ramarro'
Tanti acquisti importanti, ma almeno un bidone autunnale è da segnalare: nel dicembre del 1993 l’Inter di Ernesto Pellegrini compra dalla Stella Rossa Belgrado Darko Pancev, arrivato a Milano come Cobra e andato via come Ramarro.
Toni e la Roma a un passo dallo scudetto
Un acquisto di gennaio all’inizio poco considerato fu quello di Luca Toni nel 2010 da parte della Roma dal Bayern Monaco. Il suo innesto porterà un discreto numero di gol, 5, ma soprattutto un impatto fisico devastante che aiutò la squadra di Ranieri ad arrivare ad un passo dallo scudetto. Oggi uno dei calciatori più importanti della Roma è Radja Nainggolan, arrivato nella Capitale nel gennaio del 2014.
Desailly, la roccia d'ebano del Milan
Il Milan dal canto suo dopo l’inizio perentorio degli Anni ’90, iniziò a calare in efficienza difensiva, anche a causa degli anni di Baresi e degli infortuni di Costacurta e Maldini. Serviva un nuovo difensore e fu scelto nell’ottobre 1993 Marcel Desailly direttamente dai grandi nemici dell’Olympique Marsiglia. A Capello servirono pochi allenamenti per capire che quella roccia d’ebano non doveva giocare in difesa, ma potreggerla a centrocampo.
Già dalla prima gara a Reggio Emilia la forza di Desailly fu evidente e il francese sarà uno dei pilastri della vittoria di Atene contro il Barcellona nella finale della Champions League 1993-94. Quell’acquisto aprirà poi una sorta di moda milanista per i grandi acquisti invernali, periodo nel quale sono arrivati Ronaldo, Pato, Beckham, Van Bommel e nel 2013 Mario Balotelli.
Barzagli, colonna della Juventus
La Juve ha sempre acquistato con oculatezza nella finestra autunnale-invernale, ma negli ultimi anni alcuni acquisti sono diventati con il tempo fondamentali: il primo per importanza è di sicuro Andrea Barzagli, arrivato nel 2011 insieme a Matri, terzo elemento della BBC (con Bonucci e Chiellini) che sono ancora oggi il perno su cui si basa anche la Nazionale. Mentre nel 2014 Conte chiede ed ottiene dal Southampton Osvaldo, il quale non farà sfracelli in bianconero, ma metterà a segno il gol della vittoria del campionato a Roma.
Candreva, tesoretto della Lazio
Nel gennaio 2006 la Lazio acquista un calciatore di secondaria importanza, il quale con il tempo diventerà bandiera e capitano, Stefano Mauri, mentre è del 2012 il colpo Candreva che aggiusta la squadra e le casse della società dopo il trasferimento di quest’anno all’Inter.
Un Faraone a Firenze
Anche la Fiorentina ha sempre pescato bene nel mercato che una volta veniva chiamato di riparazione: Kuzmanovic, Ljajic, Giuseppe Rossi e Salah sono tutti calciatori che ancora oggi hanno un valore nel calciomercato attuale.