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Bibiana Steinhaus, la prima donna che potrebbe arbitrare in Champions League

38 anni, una carriera appena iniziata in Bundesliga ma già ha ricevuto consensi sia dai colleghi che dalla federcalcio tedesca. Secondo le regole UEFA un arbitro deve svolgere la propria professione almeno per 2 anni nel proprio Paese per poter poi dirigere in Champions. Per Bibiana, un’occasione d’oro.
A cura di Alessio Pediglieri
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Segnatevi il suo nome: Bibiana Steinhaus. E' colei che potrebbe riscrivere la storia della Champions League. Non con un go, una parata o un cucchiaio su rigore, ma con il fischietto alla bocca. A partire dalla stagione 2019/2020 potrebbe diventare infatti la prima donna ad arbitrare nella storia della Champions League.

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E' ancora una ipotesi ma ci sono tutti i presupposti perché ciò avvenga. Il 2019 è lontano, l'Uefa deve seguire attentamente la carriera di Bibiana e valutare se è in grado di poter arbitrare anche nella massima competizione continentale dove si registra già un precedente: la guardalinee greca Chrisoula Margariti. Ma per Bibiana Steinhaus la strada sembra essere in discesa grazie al talento che sta dimostrando in Bundesliga, dove ha già arbitrato con successo diversi incontri, ricevendo il plauso della federcalcio tedesca e non solo.

Bibiana Steinhaus ha già un piccolo primato personale da inserire nel proprio curriculum: è divenuta la prima donna a dirigere una partita della Bundesliga e dopo i responsi positivi sulla sua direzione di gara, il suo percorso professionale sarebbe destinato a decollare ulteriormente nei prossimi anni fino a toccare la Champions.

La diretta interessata non ha voluto rilasciare nessuna dichiarazione a riguardo, mantenendo fede al silenzio che i direttori di gara si impongono anche in questi frangenti per evitare speculazioni e affini: "Non posso e non voglio commentare questa notizia". Eppure in Germania sono certi che la cosa si farà.

Secondo quanto riportato da ‘Bild', la 38enne arbitro potrebbe divenire la prima donna a dirigere  in Champions League a partire dalla stagione 2019/2020, visto che da regole UEFA sono necessari almeno due anni passati nella massima serie del proprio Paese prima di ambire a questo traguardo. Se tutto andrà come previsto, le quote rosa nel mondo arbitrale avranno di certo una impennata importante.

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