Best Fifa 2017: trionfa Cristiano Ronaldo, Buffon premiato come miglior portiere
Cristiano Ronaldo, Gigi Buffon, Zinedine Zidane. Sotto i riflettori del The Best Fifa 2017 ci sono il Real Madrid e un po' d'Italia, quasi una trasposizione della finalissima di Champions che a Cardiff incoronò ancora una volta i blancos a discapito della squadra di Allegri. Impensabile che il premio di miglior calciatore della scorsa stagione andasse a un calciatore differente da CR7 che, dalla vittoria dell'Europeo in Francia fino al trionfo in Galles, ha relegato la concorrenza (Messi e l'ex blaugrana Neymar) in un cono d'ombra e conquistato trofei a mani basse.
Tra questi metterà in bacheca di nuovo quello che la Fifa ha ripristinato (si chiamava Fifa World Player) da quando il Pallone d'Oro nel 2016 s'è staccato dalla Federazione per tornare sotto l'egida di France Football.
Da Zurigo a Londra. Questa volta a fare da diorama della kermesse è il Palladium Theatre di Londra: su quel palco hanno sfilato il giocatore top della scorsa stagione, i componenti della squadra dell'anno, il migliore allenatore e anche l'autore del gol più bello. Tutti eletti grazie ai voti espressi da giornalisti, capitani delle Nazionali, commissari tecnici e dal pubblico.
Le preferenze sono stato state raccolte nel periodo compreso tra il 21 agosto e il 7 settembre scorsi fino a comporre le nomination per le varie categorie (miglior giocatore, miglior giocatrice, miglior allenatore, miglior allenatrice, miglior portiere, miglior gol).
Et voilà, Zizou
L'anno scorso fu Claudio Ranieri a ricevere il premio di migliore allenatore, grazie alla straordinaria impresa compiuta alla guida del Leicester. Quest'anno l'ha spuntata Zinedine Zidane. Niente avrebbe potuto fermare Zizou, tra gli artefici del trionfo madrileno e soprattutto capace di dare alla propria squadra identità tattica, compattezza e vittorie: un trend di rendimento tale da lasciarsi alle spalle ogni ombra scomoda del passato, di quanti nutrivano dubbi sulla sua figura per la poca esperienza internazionale nel ruolo. Massimiliano Allegri e Antonio Conte devono accontentarsi del ruolo di convitati di lusso.
Super Gigi
Non potendo competere per il Pallone d'Oro che – quasi sicuramente – finirà ancora una volta nelle mani di Cristiano Ronaldo, Gigi Buffon si è consolato con il premio per "miglior portiere" battendo altri due numeri uno del calibro di Keylor Navas (Real Madrid) e Manuel Neuer (Bayern Monaco). Commosso, il numero uno bianconero e della Nazionale, così ha commentato: "Per me è un grande onore, sono molto felice di vincerlo alla mia età – ha dichiarato il bianconero, dal palco del "Palladium Theatre" – Sono orgoglioso di questo, ma devo dire grazie al mio club, al mio coach, ai miei compagni".
"Sono loro che hanno reso possibile questo premio. Spero di chiudere la mia carriera con una grande vittoria". L'obiettivo è la Champions League: fino ad ora la più grande amarezza per il portierone italiano, la classica ciliegina sulla torta che viene a mancare dopo aver conquistato tutto in Italia con la sua Juventus.
Una formazione Real
A far compagnia a Cristiano Ronaldo e Zidane nella speciale formazione della scorsa stagione c'è tanto Real Madrid. E' la naturale conseguenza del successo a livello continentale delle merengues. Kroos e Modric alfieri del centrocampo, Marcelo e Sergio Ramos in difesa: i big di una squadra da sogno imperniata sui blancos iberici. Insieme a loro anche Buffon e Bonucci a rappresentare l'Italia, e una serie di grandi campioni come Messi, Neymar, Dani Alves e Iniesta.
Lo "scorpione" di Giroud
A vincere per il gol più bello è stato l'attaccante dell'Arsenal Olivier Giroud, che ha battuto la venezuelana Deyna Castellanose e il sudafricano Oscarine Masuluke. Premiato dunque il colpo dello scorpione, che Giroud fece nel match contro il Crystal Palace nel gennaio di quest'anno. Niente da fare per Mario Mandzukic e i tifosi della Juventus: il gol segnato dal croato in semi-rovesciata contro il Real Madrid nella finale di Cardiff era stato escluso dal podio delle reti più belle. Possibile che non meritasse nemmeno di figurare tra i tre finalisti del Puskas Award 2017?