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Bernardeschi ‘promesso’ alla Juve, all’età di 9 anni stregò Bettega

Federico Bernardeschi è vicinissimo alla Juventus. L’esterno offensivo ha rifiutato la proposta di rinnovo della Fiorentina ed ha trovato l’accordo con la Juve, che gli ha proposto un quinquennale a 4 milioni netti più bonus. I viola pretendono 40 milioni più bonus.
A cura di Alessio Morra
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La Juventus è sempre più vicina a Federico Bernardeschi. Il calciatore ha rifiutato il rinnovo che gli ha proposto il club viola, come ha confermato il d.s. Corvino: “Bernardeschi non rinnoverà” ed ha trovato un accordo con i bianconeri, che gli hanno proposto un contratto quinquennale da 4 milioni netti più bonus. Adesso Marotta dovrà trovare l’accordo con la Firoentina, che pretende 40 milioni di euro più 10 di bonus. La Juve sembra però disposta a spenderne una quarantina complessivi per lui. Dopo i primi contatti informali, adesso i campioni d’Italia cercheranno di accelerare per provare a inserire nella propria rosa al più presto il calciatore di Carrara, che Allegri vorrebbe con sé già nella tournée americana di fine luglio.

La Juventus nel destino. Molti hanno paragonato la storia di Bernardeschi a quella di Roberto Baggio, che da numero 10 della Fiorentina, e idolo della tifoseria, passò in bianconero. Ma a differenza del ‘Divin Codino’ il giovane giocatore della nazionale la Juventus ce l’ha sempre avuta nel suo destino.

Andrea Balducci, il presidente della Polisportiva Ponzano – la scuola Calcio in cui Bernardeschi ha mosso i primi passi da calciatore tra il 2002 e il 2004 – ha raccontato a ‘ilbianconero.com' che il piccolo Federico sbalordì la Juventus quando aveva appena nove anni:

Stefano Cappelletti lo ha scoperto, era un’osservatore dell’Empoli e lo ha portato qui. Tutti gli anni a fine stagione facevamo il confronto con la Juventus. Un giorno i ragazzi erano pronti a partire per Torino e giocare con i pari età bianconeri del ’93. Lui, classe ’94, doveva andare a vedere una partita dell’Arsenal e invece si unì a noi. Quel giorno contro la Juve colpì una traversa. Bettega corse in campo e disse: ‘Ma chi è quello? Ce lo date?. Federico ha la testa sulle spalle, è un coriaceo, è un caratino Doc. Non si monterebbe la testa. In campo? Non deve fare l’esterno, se lo metti davanti la porta fa gol.

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