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Bernardeschi e la Danimarca regalano la semifinale contro la Spagna

La rete del giocatore della Fiorentina con cui gli Azzurrini battono la Germania e il contemporaneo successo dei danesi sulla Repubblica Ceca permettono agli azzurri di qualificarsi da primi del girone. Sarà Italia-Spagna, una semifinale ‘proibita’ contro gli indiscussi favoriti del torneo.
A cura di Alessio Pediglieri
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L'Italia fa il suo dovere contro la Germania e vince la propria partita, anche se su misura: fondamentale è la rete al 30′ da parte di Bernardeschi che spezza gli equlibri e segna la rete che permette agli azzurri di ribaltare la classifica e passare alle semifinali da primi in classifica. Una successo che permette il passaggio anche e soprattutto per l'impresa compiuta dalla Danimarca contro la Repubblica Ceca, battuta 4-2. Anche per i tedeschi la pillola è meno amara: passano da migliore seconda e sfideranno l'Inghilterra, mentre per gli Azzurrini ci sarà la super favorita: la Spagna.

Primo tempo: Bernardeschi apre le danze

Approccio giusto – L'obiettivo era scendere in campo per dimostrare la propria superiorità nel confronto più delicato del girone, contro la favorita Germania e l'Under di Di Biagio non sbaglia l'approccio del match e malgrado il brivido dopo 5 minuti in cui gli azzurrini subiscono anche il gol tedesco (annullato per un sospetto di fuorigioco), è proprio l'Italia a fare la partita. Nel modo migliore: pressing alto, precisione nei passaggi e tiri in porta non appena ce ne sia l'occasione.

Bernardeschi gol – La Germania è pericolosissima palla al piede, la difesa azzurra soffre la presenza fisica tedesca ma è a centrocampo che gli azzurri fanno la differenza, grazie ad un ottimo primo tempo di Gagliardini capace di recuperare e ripartire. Un match, comunque che resta aperto a qualsiasi risultato anche quando al 30′ è l'Italia a passare in vantaggio con la rete sotto misura di Bernardeschi che spezza gli equilibri e apre alle speranze di qualificazione italiane.

Secondo tempo: l'Italia regge

Ancora azzurri – Gigi Di Biagio non cambia ad inizio di secondo tempo lasciando in campo gli stessi dei primi 45 minuti e l'Italia dopo un inizio in cui è la Germania a fare il match alla ricerca del pareggio, gli Azzurri prendono di nuovo le misure agli avversari vincendo spesso gli uno a uno a centrocampo, fermando sul nascere le idee offensive tedesche. L'Italia gioca appena può in velocità e per vie verticali trovando in Chiesa e Berardi le spine nei fianchi della Germania costretta più a difendersi che pensare ad impegnare Donnarumma.

Di Biagio cambia – Alla mezz'ora della ripresaKuntz si gioca tutti i cambi a propria disposizione dando linfa fresca in campo. Di Biagio tentenna, malgrado un paio di azzurri stremati (Chiesa in primis) il ct italiano non compie sostituzioni subendo il ritorno degli avversari che però, spesso, si infrangono sulla diga in mediana formata da Pellegrini e Gagliardini. Ma la pressione tedesca si fa pesante e Di Biagio cambia uomini e assetto: fuori Chiesa dentro Petagna che prova a fare reparto da solo costringendo la Germania a mantener un baricentro arretrato.

Finale da torello – L'Italia spinge sull'acceleratore nei minuti finali, costringendo la Germania a non giocarsi il forcing: Gagliardini giganteggia a centrocampo, Conti non appena può si propone sulla destra da ala aggiunta e il risultato resta in pugno anche se di misura. L'Italia falliasce un facile raddoppio con Conti (su assist geniale di Bernardeschi) ed è costretta a soffrire fino al 90′. Di Biagio si gioca anche la carta Locatelli a 5 dal termine per Berardi, leggermente infortunato dopo un colpo da dietro, cambiando modulo: Benassi sale largo a sinistra, Petagna di punta e più filtro a centrocampo in un 4-5-1 che deve difendere il risultato ad ogni costo.

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