Berlusconi: “Se il closing coi cinesi salta mi riprendo il Milan”

Il 13 dicembre è la data fissata per il closing e il passaggio di consegne definitivo da Berlusconi alla cordata cinese che ha presentato l'offerta per rilevare il Milan. Se a metà del prossimo mese l'accordo non dovesse formalizzarsi in via definitiva allora il club resterebbe nelle mani dell'attuale presidente, che lo allevato come fosse un figlio fino a trasformarlo nella squadra e nella società più vincente al mondo. "Non sono pentito della cessione – ha ammesso Berlusconi durante la registrazione della trasmissione Matrix -, è stata una scelta necessaria perché il Milan potesse restare competitivo a un certo livello ma se l'operazione dovesse saltare mi riprenderò la squadra e cambierò strategia con una rosa tutta italiana e molto giovane".
Nessun pentimento sull'opportunità di passare la mano dopo ben 30 alla guida del club: "E' stato necessario perché il calcio è cambiato – ha concluso Berlusconi – è diventato come il gioco del monopoli. E tutto ruota intorno a cifre molto grosse per una famiglia". Non resta che attendere la metà dell'ormai prossimo mese di dicembre per chiudere un capitolo oppure aprirne un altro a livello societario. Ma nell'uno e nell'altro caso Berlusconi è intenzionato a lasciare il segno, senza abbandonare quella creatura che ha cresciuto in 30 anni di presidenza.