Berlusconi, 30 anni di Milan e una rivelazione: “Avrei voluto comprare Maradona”
In questi giorni Silvio Berlusconi celebra i suoi trent’anni da proprietario del Milan, che sotto la sua presidenza è diventata una delle squadre più forti e titolate al mondo, in tutti questi ani infatti sono arrivati la bellezza di ventinove trofei. In una lunga intervista rilasciata a Rete 4 l’ex Presidente del Consiglio ha svelato che avrebbe desiderato acquistare Diego Armando Maradona e Francesco Totti, non li ha presi però perché decise di non acquistare mai i simboli delle squadre che lottavano con il Milan: “Ho avuto la tentazione di prendere Maradona, però era diventato una bandiera del Napoli e mi imposi di non comprare mai le bandiere. Così come ebbi la tentazione di comprare Totti. Mentre Nesta, invece, lo comprai quando fu messo sul mercato”.
Da grandi campioni affermati ai campioni del futuro. Perché il Milan di oggi sta puntando su ragazzi italiani dal grande avvenire: “Donnarumma ha sedici anni, è ammirato da tutti e non lascerà il Milan qualunque offerta dovesse arrivare e sarà il portiere del Milan per i prossimi vent’anni. Davvero è un gran bravo ragazzo, molto solido nel fisico, nella mente e nel carattere e penso che possa essere un simbolo del Milan futuro. Poi c’è Locatelli. In lui vedo il nuovo Pirlo, è un regista di centrocampo illuminato”.
Il numero uno rossonero ha elogiato Bacca, il capocannoniere dei rossoneri: “Carlos è un realizzatore spietato. Molte volte è fuori dalla partita perché il Milan di oggi non pratica a fondo il diktat di essere padroni del campo e del gioco e di questo ne stiamo parlando con l’allenatore. Ma quando ha la palla buona difficilmente sbaglia. Senza subbio è stato un buon acquisto”.
Berlusconi chiude le porte al ritorno di Ibrahimovic, fondamentale nell’ultimo scudetto vinto dal Milan: “Zlatan può vincere da solo le partite e tutte le squadre dove è stato hanno vinto. Io credo che avrà delle offerte molto importanti dagli Emirati, dall’America o dalla Cina, ovvero dove il calcio sta esplodendo, che non potremo eguagliare”.
