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Berardi, poker al Milan: “Dedicato ad Acerbi”

L’attaccante del Sassuolo, in comproprietà con la Juventus, in A è già a quota 11 gol. E adesso può tornare il Nazionale: indosserà la maglia dell’Under 21 dopo l’esclusione per motivi disciplinari.
A cura di Alessio Morra
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"I miei gol? Li dedico ad Acerbi". Domenico Berardi porta il pallone a casa dopo aver schiantato il Milan ma il primo pensiero va all'amico e compagno di squadra che in questo momento sta combattendo la partita più difficile della vita, lottando contro il tumore. Quel poker da favola è anche per lui. Il posticipo della diciannovesima giornata di Serie A ha visto forse esplodere in maniera definitiva il giovane bomber del Sassuolo. Il diciannovenne attaccante, che per metà è della Juventus, in poco più di mezz'ora ha realizzato quattro gol al Milan! Berardi, che da oggi tornerà a vestire la maglia dell’Under 21 (dalla quale è stato escluso per quattro mesi perché non si è presentato per giocare un match dell’Under 19 lo scorso maggio), al 14’ del primo tempo si è bevuto Zapata e Bonera e con un bel sinistro ha superato Abbiati; al 27’ con una girata al volo fantastica ha pareggiato. Al 41’ con un tiro al volo ha trafitto ancora una volta il portiere milanista. Ad inizio ripresa l'attaccante calabrese ha calato il poker.

Il futuro è bianconero. Naturalmente hanno festeggiato Di Francesco, Squinzi e tutti i calciatori del Sassuolo, ma davanti alla televisione hanno sicuramente sorriso Marotta, Paratici e Conte. I primi due sono stati bravissimi a prendere la metà di Berardi lo scorso giugno, mentre il tecnico campione d’Italia con gioia starà pensando alla prossima stagione in cui potrà schierare Berardi con Tevez e Llorente.

Guadagna la copertina. Al termine della partita l’uomo del giorno ha dedicato il suo poker e la vittoria ad Acerbi, che sta lottando contro il tumore, e ad Eusebio Di Francesco, che oggi ha salvato la panchina: “Non dimenticheremo mai questa giornata, voglio dedicare questo successo ad Acerbi, alla mia famiglia e alla mia ragazza. Sono contento per i quattro gol, ma soprattutto per il mister che oggi si giocava tutto. Lui ci ha portato dalla Serie B alla Serie A ed ha un grande cuore, se lo merita. Abbiamo giocato per l’orgoglio perché venivamo da un momento difficile, venivamo da quattro sconfitte e sono felice della vittoria. Il terzo gol è quello più bello.

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