Benitez: “Vinco col contratto in scadenza. Come al Chelsea”
Terza vittoria consecutiva. Distacco dalla Roma (seconda) accorciato a quattro punti e, soprattutto, aumentato rispetto alle dirette concorrenti (Sampdoria e Lazio, franate alla 21sima giornata) per la conquista del terzo posto che vale l'accesso ai preliminari di Champions. Tappa fondamentale per il processo di rilancio e di crescita del Napoli di Benitez. La sconfitta nello scontro diretto con la Juventus non ha fermato la marcia degli azzurri e il successo conquistato a Verona contro il Chievo (bestia nera degli ultimi anni) è un segnale al campionato: i partenopei sono pronti al rush finale. "La squadra sta bene – afferma Benitez in conferenza stampa -. Non era una partita facile, potevamo chiuderla prima ma abbiamo anche rischiato. E' la terza vittoria consecutiva, la squadra ha fiducia. Vedremo gara dopo gara dove potremo arrivare". Avanzare ma con giudizio e tenere alta la concentrazione, è la parola d'ordine che il tecnico spagnolo ha dato al gruppo. Il futuro è domani, non a fine campionato quando anche la sua posizione diverrà più chiara.
Ne parleremo tra tre mesi – ammette a Mediaset -. Nel frattempo voglio fare il meglio, puntiamo a vincere tutte le gare. Con De Laurentiis e Bigon parlo ogni giorno, adesso dobbiamo solo concentrarci su ogni singolo impegno. Quand'ero al Chelsea sapevo che sarei andato via dopo sei mesi ma vincemmo l’Europa League. Qui in Italia sembra che un contratto in scadenza sia la fine del mondo. Per me non lo è, bisogna essere professionale sempre.
Napoli meno spumeggiante ma più concreto e serrato, Benitez lo spiega così: "Come ha detto Allegri nel girone di ritorno tutte le squadre lavorano di più in fase difensiva. Non sarà facile giocare sullo stesso livello dello scorso anno, la squadra però ha fatto quello che doveva. Tutti i giocatori scesi in campo sono di massimo livello".
Gabbiadini in gol e poi l'ennesima buona prestazione di De Guzman. "Manolo può giocare in tutti e quattro i ruoli dell'attacco è un calciatore prezioso, che non dà punti di riferimento. E' difficile da controllare. Jonathan? Capisce quello che deve fare e ha gamba, s'inserisce bene tra le linee e aiuta gli attaccanti a giocare meglio. Sbaglia delle occasioni? Se comincia anche a segnare allora diventa un giocatore da 30 milioni di euro…".