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Benevento, che fine ha fatto Brignoli? Castigò il Milan, rischia la cessione

Il portiere classe 91 che il 3 dicembre scorso con un colpo di testa segnò il 2-2 regalando il primo storico punto in Serie A, è finito in panchina. De Zerbi gli preferisce Belec. E adesso si parla di cessione: è in prestito a Benevento dalla Juve e l’obbligo di riscatto arriverebbe o con le 20 presenze o con la salvezza.
A cura di Alessio Pediglieri
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Alberto Brignoli potrebbe lasciare il Benevento malgrado sia entrato di diritto e con merito nella storia del club campano, regalando il primo storico punto in Serie A. Lui, di professione portiere, classe 1991, di proprietà della Juventus e in prestito con riscatto a Benevento. Ma da quello straordinario 3 dicembre ad oggi di acqua sotto i ponti ne è passata e per il calcio che fagocita tutto e tutti alla ricerca del massimo risultato non sembra esserci più posto per l'ultimo eroe romantico del nostro campionato.

La storia scritta il 3 dicembre

Il gol al Milan

Quando ha sbucciato di testa il pallone del 2-2 a tempo scaduto, infilando la porta del più quotato, pagato e famoso, collega Donnarumma, i titoli e gli applausi sono stati tutti e solo per lui: Alberto Brignoli, da Trescore Balneario, classe 1991, portiere del Benevento. Con quel disperato tentivao aveva regalato alla sua società lo storico primo punto in massima divisione.

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La gloria e gli onori

Poco importava se era arrivato in modo rocambolesco e casuale: di Brignoli si parlò per una decina di giorni, una favola autentica di chi aveva realizzato l'impossibile, per la gioia dei tifosi campani che lo avevano esaltato, con striscioni, applausi, cori e ringraziamenti fin sotto casa. Poi, il triste e lento oblìo. Il Benevento ha subito nuove sconfitte, non è riuscito a dare continuità e De Zerbi dopo il match contro l'Udinese ha cambiato in porta.

L'oblio e il mercato aperto

De Zerbi preferisce Belec

Al suo posto è subentrato Belec e non è più uscito. Per Brignoli solamente panchina che potrebbe durare a lungo visto il recente cambiamento di trend che è arrivato anche a Benevento: due vittorie consecutive e la sensazione che la cavalcata per strappare una salvezza solamente un mese fa chimera, possa essere fattibile. Anche a costo di sacrificare l'eroe del pareggio con il Milan.

L'obbligo di riscatto a 1,5 milioni

Il nodo da sciogliere è infatti il contratto con cui Brignoli è legato al Benevento: è un giocatore della Juventus,  girato in prestito in Campania con l'obbligo di riscatto che scatta al raggiungimento della salvezza della squadra e alle 20 presenze in campo dea parte del portiere. Se così accadesse, il Benevento dovrebbe versare nelle casse bianconere 1.5 milioni di euro.

Eroe in vendita

Cosa che la società campana sembra non volere fare e per questo, Brignoli potrebbe finire sul mercato di gennaio o trascorrere il resto dell stagione in panchina. Un rischio. Non per il tetto di presenze (il portiere è comunque solo a quota 9) ma per l'eventuale salvezza. Entro il 31 gennaio si capirà meglio il destino di chi, per un giorno ha scritto la storia di un club.

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