Benatia ‘depone’ il mitra: “Al Bayern non piace quell’esultanza”
Nell'intervista al quotidiano on-line Münchner Merkur Benatia tocca tutti gli aspetti della sua permanenza al Bayern Monaco: dal rapporto con Guardiola fino alle differenza tattiche tra il gioco che predilige l'ex Barça e la ‘disciplina' ferrea dei difensori in Italia. Cresciuto con l'Udinese, esploso con la Roma adesso attende la consacrazione con la maglia dei bavaresi. Per lui la stagione è iniziata sotto buoni auspici: nella prima giornata di campionato in calce alla vittoria contro l'Amburgo c'è anche la sua firma, un gol che conferma quanto possa essere pericoloso con le incursioni in area avversaria. Azioni che al tecnico spagnolo non dispiacciono affatto. "Anzi… Guardiola ha una visione più aggressiva del gioco – ha ammesso l'ex giallorosso -. Per me s'è trattato d'una novità perché in Italia il ruolo di difensore è interpretato diversamente. E qui ho avuto la possibilità d'imparare altre cose seguendo le sue direttive".
Il vizio di fare gol non lo ha perso, quello di esultare alla Bati-gol sì: in Germania quel gesto che richiama la ‘sventagliata di mitra' che scandiva la gioia dei tifosi della Fiorentina e della Roma non è gradito. E così quando Benatia lo ha adottato per la prima volta per fare festa dopo una rete s'è reso conto che quella ‘coreografia' andava cambiata. "Ho cominciato a esultare in quel modo quando giovano nella Roma – ha spiegato il difensore -. Mi portava fortuna e quindi ho continuato a farla".
Fece così anche dopo il suo primo gol con la maglia del Bayern contro l’Augsburg ma la dirigenza bavarese gli suggerì di cambiare forma di esultanza: "Mi chiesero di evitare quel gesto". E da allora lo ha accantonato, tanto che in questa stagione dopo aver segnato contro l’Amburgo s'è limitato solo a congratularsi con Xabi Alonso che gli ha servito la palla da spingere in rete: "Dietro quella mia esultanza non c'era alcun riferimento alla politica o a idee militari – ha concluso Benatia -. Era solo un modo per dire che segno gol a raffica… null'altro. Mi spiace, non volevo urtare la suscettibilità di nessuno".