Belotti: “Io in una big solo se posso partire titolare”
Fuori dal Mondiale. Toro fuori dalle Coppe e dalla zona Europa. Condizione fisica messa a dura prova da un infortunio al ginocchio. Andrea Belotti volterebbe volentieri pagina quanto prima possibile, lascerebbe alle spalle una delle stagioni più balorde, deludenti e sfortunate della carriera. Doveva essere quella della consacrazione, del rilancio anche in chiave Azzurra invece gli tocca restare dietro le quinte a guardare altri che sul palcoscenico prendersi luce dei riflettori e applausi. E' andata così, capita quando la sorte si mette di traverso. Nulla puoi fare se non guardare al futuro e continuare a lavorare. A Wembley, teatro della seconda amichevole dell'Italia dopo il ko l'argentina, il ‘gallo' darà il cambio a Immobile e guiderà l'attacco.
Sappiamo tutti che stadio sia, sarà emozionante giocare in un impianto così bello, teatro di tante finali – ha ammesso a Rai Sport la punta granata.
Delusione. Peccato che alla Nazionale tocchi solo il ruolo di sparring partner in questi mesi di avvicinamento al Mondiale di Russia 2018. Il naufragio nello spareggio con la Svezia, sancito dallo 0-0 nel ritorno a San Siro dopo la sconfitta dell'andata, ha staccato la spina a ogni cosa: dall'illusione che, anche se per il rotto della cuffia, ce l'avremmo fatta fino ai vertici del calcio italiano, ancora oggi in ricostruzione e alla ricerca della giusta dimensione istituzionale.
Quanto accaduto con la Svezia è una delusione che abbiamo provato tutti – ha aggiunto Belotti -. Ora cerchiamo di superarla rimanendo compatti e lavorando. Solo così possiamo superare questo senso di precarietà che si avverte intorno alla Nazionale. Ventura? Non l'ho più sentito.
Futuro. Resterà al Torino (Belotti è blindato da una clausola di 100 milioni, ndr) oppure nella prossima stagione indosserà la maglia di una big? Bella domanda, considerato che gli estimatori non mancano. Il Milan s'era interessato all'attaccante granata ma adesso ha altre questioni (la vicenda societaria) da dirimere prima ancora di pensare alla campagna acquisti. Quanto al calciatore, ha le idee molto chiare.
Sento dire da più parti che dovrei lasciare il Torino e andare in una big che giochi le coppe. Penso solo a ciò che è più giusto per me. Non mi interessa passare in una grande squadra se poi magari non gioco o sto in panchina. Se mi muovo è per essere titolare.