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Belgio, malato terminale sposta la data dell’eutanasia per veder vincere la sua squadra

E’ Lorenzo Schoonbaert, malato di cancro e grande tifoso del Club Brugge: il suo ultimo desiderio era di poter veder vincere per un’ultima volta la sua squadra del cuore. Lo stadio gli ha tributato una standing ovation e uno striscione in curva: “You’ll never walk alone”
A cura di Alessio Pediglieri
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"You'll never walk alone". La scritta allo stadio era tutta per lui, Lorenzo Schoonbaert, 41enne malato di cancro terminale che dopo quasi un ventennio di cure e oltre 30 interventi inutili, ha deciso di farla finita. Non prima di vedere per una ultima volta la sua squadra del cuore, il Club Brugge, giocare e vincere. Desiderio esaudito, con la squadra che ha battuto 3-0 gli avversari davanti ad un entusiasta Lorenzo, che ha avuto l'onore di battere il calcio di inizio e di assistere al match dalla tribuna d'onore insieme alla moglie e a sua figlia di 7 anni: "Sono contento come non mai, questò sarà uno splendido ricordo per mia figlia: se lo porterà dentro per tutta la vita. Il mio ultimo sogno è diventato realtà: ora potrò festeggiare in Paradiso". Poi, la notizia data dai suoi cari: nella notte di martedì la famiglia ha annunciato che al loro caro era stata praticata l'iniezione letale.

"You'll never walk alone" è stato anche parte del saluto che il tifoso del Brugge ha voluto regalare a tutti i suoi amici, sostenitori e alla società poco prima di morire: "Grazie a tutti i tifosi del Club per l’indimenticabile standing ovation che mi avete dedicato. You'll Never Walk Alone!!" Parole che hanno colpito tutti, in primis l'idolo di Lorenzo, il portiere della squadra Mathew Ryan, vero idolo  di Lorenzo, che ha incontrato dopo il fischio finale. Non erano servite a nulla 37 operazioni in oltre 20 anni così Lorenzo, insieme alla sua famiglia aveva scelto il suo destino e il suo ultimo desiderio: "Vorrei vedere la mia squadra vincere un’ultima partita, poi me ne andrò in pace". I medici hanno subito acconsentito a rinviare la data della sua eutanasia perché potesse assistere al match.

"You'll never walk alone" è stato anche il tributo via social network che lo stesso Club Brugge ha voluto regalare a Lorenzo. Una storia che ha colpito da vicino il club, la dirigenza, i tifosi e gli stessi giocatori che hanno espresso la volontà di restare vicini alla famiglia.

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