Bayern, Robben e le accuse ad Ancelotti: “In serie D da mio figlio ci si allenava meglio”
Carlo Ancelotti ha salutato il Bayern Monaco, un'avventura durata un anno e mezzo e conclusasi nel peggiore dei modi: esonero dopo le prime giornate dell'attuale stagione a seguito della sconfitta a Parigi per 3-0 in Champions League. La società tedesca non è riuscita ad amalgamare le idee del tecnico con quelle di parte della squadra che ha iniziato a remare contro. Una frattura evidente e avvalorata dalle scelte di Ancelotti nel lasciare in panchina o in tribuna i ‘senatori' del Bayern che alla fine hanno avuto la meglio.
La frattura nello spogliatoio
Una fronda diffusa
Secondo la rivista tedesca i giocatori per nulla intristiti dall’esonero di Ancelotti sarebbero stati molti di più di cinque, cioè i presunti “colpevoli” del suo allontanamento. La vecchia guardia del Bayern Monaco capitanata da Ribery e da Robben che aveva trovano in Boateng e Hummels valorosi alleati insieme a Muller.
Le accuse di Robben
Nello spogliatoio dei campioni di Germania la situazione sembra essere stata ancor più grave. Si erano formati diversi gruppetti e si criticavano nello specifico le competenze dell’allenatore. Arjen Robben in particolare non ha mai digerito le modalità di preparazione imposte da Ancelotti e l'olandese sarebbe andato dal presidente per fargli notare che nella serie D giovanile, in cui gioca suo figlio, ci si allenava meglio.
Le cene italo-spagnole
Le preferenze di Ancelotti
Altre voci, che sembrano trovare conferma proprio nella scelta della società di allontanare Carlo Ancelotti per ricucire gli strappi, raccontano di una profonda spaccatura nello spogliatoio. Sempre secondo ‘Kicker', infatti, in squadra girava la voce che c'erano delle cene definite "italo-spagnole" con presenti Ancelotti e giocatori come James e Thiago. Riunioni informali che avrebbero influenzato le formazioni avvelenando uno spogliatoio in cui molti stavano preparando la ‘congiura' contro l'allenatore.