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Bayern Monaco, Müller ancora a secco: “Ho la mer** sotto gli scarpini”

Duro sfogo dell’attaccante tedesco, ancora a zero reti quest’anno in Bundesliga. “Sono di pessimo umore”. Ed Ancelotti non lo schiera quasi più titolare.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Incredibile ma vero: al Bayern Monaco c'è un caso particolare, ed è quello di Thomas Müller. Proprio lui, il simbolo del Bayern Monaco e del calcio tedesco, sta vivendo un momento delicatissimo nella squadra bavarese. Zero reti per lui in Bundesliga finora, in otto presenze. Cifre assurde, se si considera che è sempre arrivato in doppia cifra dal 2009 ad oggi. Solo lo scorso anno furono venti reti in campionato, trentadue complessive considerando tutte le competizioni.

Quest'anno in campionato la quota è zero: due le reti totali, una in Supercoppa di Germania e l'altra in Champions. Ruolino di marcia davvero basso per chi come lui ha fatto dello stemma bavarese una ragione d'essere: 368 presente e 155 reti dal 2008 ad oggi. Niente male davvero, specie se si aggiungono i trofei vinti con il Bayern Monaco e quelli con la nazionale tedesca. Un campionissimo, che però quest'anno ha le polveri bagnate. O "altro", come lui stesso ha detto.

"Ho la mer** attaccata agli scarpini, non riesco a liberarmene", ha detto dopo il match contro l'Hoffenheim, pareggiato 1-1 e nel quale ha centrato un palo al 91′ minuto, che sarebbe valso la vittoria, e che segue la traversa, anche quella fatale per il risultato, contro il Colonia, "Non ci penserò a vita, ma in questo momento sono di pessimo umore". E lo si era visto già in settimana, per il match di Champions contro il PSV Eindhoven: risposte seccate ai giornalisti ("Oggi vogliamo vincere, siete sorpresi?") e battute piuttosto acide in aereo ("Speriamo che il pilota guidi meglio di come loro fanno le domande"). E il tutto si riflette in campo: Ancelotti nelle ultime cinque gare lo ha fatto partire da titolare solo una volta. Non accadeva dalla stagione 2013/2014, ma in quel caso il Bayern Monaco aveva già vinto con largo anticipo il campionato. Insomma, il problema c'è: ed a sorpresa, si chiama Thomas Müller.

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