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Bayern Monaco-Marsiglia 2-0, tedeschi in semifinale di Champions League (VIDEO)

Una doppietta di Olic decide la gara di ritorno tra Bayern Monaco e Olympique Marsiglia. I tedeschi in semifinale affronteranno il Real Madrid.
A cura di Alessio Morra
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bayern monaco marsiglia 2 0

Il Bayern Monaco, senza faticare troppo, ha sconfitto 2-0 l’Olympique Marsiglia e si è qualificato per le semifinali di Champions League. I tedeschi sfideranno il Real Madrid, che stasera chiuderà i conti con l’Apoel Nicosia, già sconfitto 3-0 a Cipro.

Qualificazione decisa al Velodrome – Il 2-0 dell’andata rendeva quasi inutile il match tra Bayern e Marsiglia. I francesi, per la prima volta ai quarti dopo diciannove anni, tornavano per la prima volta a Monaco, dove vinsero nel 1993 la Champions League, un gol di Bolì decise la sfida con il Milan, Deschamps alzò la coppa. Lo stadio, però, era un altro, si giocò all’Olympiastadion, dove Didier tornò nel 1997 con la Juventus, che perse 3-1 in finale con il Borussia Dortmund. Con otto sconfitte consecutive l’OM sperava di limitare i danni. Il Bayern invece è ancora corsa su tre fronti, Heynkess deve recuperare tre punti al Borussia Dortmund in Bundesliga e contro il Borussia i bavaresi giocheranno la finale di Coppa di Germania. Proprio per questo i tedeschi hanno schierato Tymoschuk e Olic ed hanno lasciato a riposo Gomez e Robben.

Ribery crea, Olic segna – Nel primo tempo i tedeschi giocano benissimo. La prima occasione, però, ce l’ha Morel. Al 13’ Ribery scappa e serve un pallone d’oro ad Olic, che da pochi passi non sbaglia. Bayern in vantaggio e semifinale definitivamente agguantata. Neuer è reattivo su M’Bia, ma il grande protagonista del primo tempo è Mandanda, che attorno alla mezz’ora sembra insuperabile. Il secondo portiere della Francia di Blanc nega tre volte il gol agli avversari in tre minuti. Ribery è sempre imprendibile e crea palle gol. Mandanda si supera ancora in due occasioni, poi è trafitto da Olic. A fine primo tempo i tiri in porta dei tedeschi sono tredici! Nella ripresa non c’è bisogno di segnare né di sprecare energie.

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