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Bari: il vice-presidente del Genoa in corsa per la terza asta

Antonio Rosati, ex presidente del Varese, è l’imprenditore settentrionale chiamato a dare sostanza a una cordata composta perlopiù da imprenditori locali, tra cui Paolo Montemurro.
A cura di Mirko Cafaro
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Lunedì sera ci sarà anche Antonio Rosati sugli spalti del San Nicola per assistere al posticipo tra Bari e Cittadella. L'attuale vice-presidente del Genoa – nelle prossime ore presenterà le dimissioni a Preziosi – con un passato alla guida del Varese, portato dalla vecchia C2 alla B (con la coda di due partecipazioni ai play off per la A), sembra sempre più vicino alle vicende biancorosse. E' lui, infatti, l'imprenditore settentrionale coinvolto nel progetto di una cordata perlopiù autoctona che, nei giorni scorsi, ha provveduto a fondare e affiliare alla Figc l'As Bari 1908, sesta società creata con l'intento di acquisire il titolo sportivo del club fallito lo scorso 7 marzo e che il prossimo 20 maggio andrà all'asta per la terza volta.

Al fianco di Rosati ci sarà il barese Paolo Montemurro che, la scorsa estate, era andato vicinissimo all'acquisizione del club e con loro altri imprenditori locali disponibili a dare un contributo per il rilancio del club. Su tutti Vito Vasile, attivo nel settore alberghiero, che negli ultimi tempi si è trasformato in un benefattore per la squadra, avendo contribuito a numerose trasferte e al sostentamento del gruppo. "Lunedi Paolo Montemurro renderà pubblico l'assegno di 1 milione di euro utile alla partecipazione all'asta", ha anticipato proprio Vasile offrendo ampie garanzie sulla buona riuscita dell'appuntamento in Tribunale.

Non sembrano, tuttavia, del tutto svanite le possibilità che Gianluca Paparesta riesca nell'intento, più volte manifestato, di rilevare il club. Come anticipato la scorsa settimana, l'ex arbitro si è chiuso nel più stretto riserbo, ma sta continuando a lavorare sottotraccia per mettere insieme il gruppo di sostenitori utile a far fronte alla quotazione di 2 milioni prevista dai giudici fallimentari, nonché alle prime spese che l'acquisizione comporterebbero attorno ai 2,9 milioni. Alle sue spalle dovrebbe esserci l'imprenditore italo-americano Tony Di Piazza, ma non sono escluse sorprese dell'ultima ora, visti i pregressi contatti con la Cmg indiana e con alcuni ricchi investitori russi.

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