BarcelloNapoli: primo per passaggi chiave e con 5 assistman al top in A
Una panchina d’Oro come giusto riconoscimento di una rivoluzione chiamata Napoli. Un manifesto ideologico, quasi nuovo, a tratti inedito, almeno nella nostra Serie A, fabbricato su una rivoluzione tattica che ha portato gli azzurri ad esprimere un calcio esteticamente prezioso, ricercato e, allo stesso tempo, efficace. Sarri come artigiano del gusto, re Mida, mago della panchina e fautore di una macchina offensiva perfetta pensata per giocare ogni singolo minuto all’attacco, in avanti, con baricentro alto e con la condivisione del pallone fatta da circa 694 passaggi di media a partita.
Una produzione intensa, ricca di occasioni che porta gli azzurri a concludere per 17.3 occasioni con 7 tiri in verso lo specchio e diverse azioni manovrate (77% delle reti proviene dal gioco palla a terra) per singolo match. Una tendenza spettacolare che ha condotto la compagine partenopea ai massimi livelli non solo in Italia ma anche in Europa con il quarto reparto offensivo (69 gol dietro Monaco e Barça) e la quinta squadra per possesso di palla medio (57%) del ‘Vecchio Continente’. Un sistema corale molto apprezzato e amato con l’assist, il passaggio chiave elemento fondamentale di questo affascinante modello calcistico.
Napoli primo per assist prodotti in Serie A
Miglior attacco del torneo con 69 reti, primo per tiri in porta (6.9), primo per passaggi totali (oltre i 20mila totali) e con ben 49 assist vincenti. Questi, gli eloquenti numeri messi a referto dal club azzurro che, con questi riferimenti statistici, chiarisce la propria forza, il proprio modo di intendere il calcio e la propria pericolosità offensiva. Una pericolosità che si esprime con una compagine che fa dell’assist, dell’altruismo una fede da professare sempre con estrema forza, determinazione ed ortodossia. Una fede che traccia un grande solco fra il Napoli, a quota 49, e le altre con 5 lunghezze di distanza dal Torino, secondo per passaggi chiave totali (44) e le altre big via via staccate con l’Inter e la Roma a 42 ed i campioni d’Italia della Juventus addirittura a 37.
Callejon al top nell’eccellenza azzurra
Nell’eccellenza azzurra il calciatore che meglio incarna lo spirito del nuovo corso sarriano è José Maria Callejon. Esterno offensivo quasi unico nel suo genere con movimenti precisi, tagli imprevedibili e coperture preventive di straordinaria importanza, il 7 partenopeo nel proficuo contesto generale è il giocatore con più assistenze totali nel Napoli.
Nel tridente smart, ma anche nel centrocampo dai piedi buoni, infatti, l’ex Real Madrid ha messo insieme, Champions League a parte (2 contro Benfica e Besiktas), 11 filtranti totali con addirittura 3 assistenze in una unica gara contro il Torino a dicembre. Un ruolino impressionante che, con i suoi 10.6 km a partita di media, 57 tiri e 49 occasioni da rete create in Serie A, fa ben capire il motivo per il quale, sia Benitez che Sarri, nelle 4 stagioni all’ombra del Vesuvio non si siano mai privati del nativo di Motril.
Altruismo e movimenti senza palla: il sistema Napoli
Infine, a dare maggiore senso e significato allo spumeggiante gioco azzurro troviamo ben cinque titolari di Sarri che in queste 30 giornate di campionato hanno messo a referto diversi assist. Da Mertens al già citato Callejon, da Hamsik a Zielinski fino al “Magnifico” Insigne, infatti, ben cinque esponenti azzurri sono nelle posizioni di vertice della classifica dei passaggi decisivi con i predetti talenti nella top 20 (nessun club è rappresentato con tanti suoi calciatori fra i primi 20, Inter a 4). Un risultato straordinario che vede lo spagnolo Callejon in testa con 11 assist, il capitano Hamsik a 9, il folletto belga a quota 8, Insigne a 7 e, a chiudere, il polacco Zielinski a 6.
Cinque ragazzi che insieme fanno 41 su 49 totali e che, dalla linea mediana all'attacco, fanno la differenza scambiandosi il pallone, dialogando con estro e fantasia e trovando varchi nelle strettissime difese avversarie con una assoluta certezza: massimo due tocchi e palla rigorosamente a terra. Dogma, mentalità, facilità di gioco, qualità, movimento senza palla, passaggi precisi, tagli in verticali e precisione, infine, fanno il resto: chapeau per il Napoli versione Barça, per il Napoli dal sarriano altruismo.