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Barcellona – Real Madrid: un firmamento di stelle

Una sfida che promette scintille. Tanti campioni in campo, tantissima passione sugli spalti. La partita più attesa dell’anno, si sfidano Catalogna e Castiglia.
A cura di davide
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El Clasico

BARCELLONA. Ci sono partite che attendi un’intera stagione, che solo a pensarle ti vengono i  brividi. Ci sono i derby, stracittadini e non; gare ad alto rischio, finali e sfide che valgono una stagione e poi, al di sopra di tutto questo, al di sopra esiste “el clasico”.

Per molti giornalisti è la partita più attesa ed emozionante che si possa vedere a livello di club. BarcellonaReal Madrid non è un semplice incontro tra 22 uomini che si sfidano a chi accarezza meglio un pallone su un prato verde. Non è una questione di punti, di gol o di giocate sopraffine; è una questione di prestigio, di grandezza, è una questione d’onore. E’ una lotta infinita per dimostrare chi comanda in terra iberica.  Ma non è solo questo, sarebbe troppo riduttivo considerare El Clasico come il derby di Spagna tra i due club più titoli della terra attualmente campione del mondo. El Clasico è storia, è filosofia calcistica, è una sfida tra opposti.

LA STORIA. E’ un match che ha il sapore politico, Catalogna e Castiglia sono due regioni da sempre rivali. Una rivalità che ha indubbiamente marcate connotazioni politiche e socio-culturali e che affonda le sue radici nelle tensioni tra catalani e castigliani, una costante della storia iberica. Il catalano è uno spagnolo a sé. Dedito al lavoro e alla cultura del nuovo, dello sperimentare. Ha una sua lingua, un dialetto che lo differenzia dall’odiata Madrid. Vuole la sua indipendenza, vuole la sua autonomia e proprio ieri lo ha dimostrato con la vittoria del partito nazionalista del Ciu. Il catalano è appunto l’opposto del castigliano.

FILOSOFIA CALCISTICA, CANTERA VS GALACTICOS . Barcellona-Real Madrid è anche un modo diverso di gestione d’organico. Da una parte la cantera: quel vivaio sempre florido che sforna ogni anno fior di campioni. Una valorizzazione assoluta che ha portato a ben otto titolari col marchio di fabbrica catalano. Un Barcellona B che farebbe invidia a la maggior parte delle big europee. Dall’altra la politica del business. L’acquisto di quella serie annuale di galacticos che rendono sempre più stellare la camiseta blanca e che a loro volta servono ad incrementare sempre più il patrimonio della società, a far schizzare alle stelle il merchandising e il valore degli sponsor.

DUELLO TRA CAMPIONI. Cristiano Ronaldo contro Messi ma non solo. Due valori assoluti, due grandissimi campioni con dei numeri da capogiro: CR7 ha totalizzato 15 reti nella Liga Spagnola, contro le 13 messe a segno dalla Pulce, ma a livello stagionale l’argentino è davanti: 24 a 19. Con la casacca del Real Madrid, il portoghese ha confezionato 51 sigilli in 54 presenze, mentre Messi in 7 anni di gloriosa carriera con il Barça, vanta un palmarés da brividi: 150 reti in 232 presenze e a 23 anni, è il quarto goleador blaugrana, con 7 gol in 8 ‘Clasicos’. Ronaldo, dal canto suo, non ha mai segnato al Barça, ma lunedì sera cercherà il gol numero 200 in carriera.

Una sfida davvero per palati fini e per chi ama il calcio. Sarebbe bello vederne una del genere anche nel nostro campionato ma per il momento dobbiamo acconentarci di guardare il firmamento da lontano, godendoci un match incandescente che sicuramente regalerà spettacolo allo stato puro.

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