Barcellona, Piquè vuole riconquistare tutto: “Ciclo solo all’inizio”

Gerard Piquè è uno dei senatori storici del Barcellona e delle vittorie catalane in Spagna e nel mondo degli ultimi 10 anni. Ma non è sazio né di trofei né di sfide, così ecco che quella di Berlino il prossimo 6 giugno diventa semplicemente un'altra tappa tra una vittoria e l'altra. Nessun traguardo, solamente l'occasione per riscrivere la storia. Di fronte ci sarà la Juventus, squadra definita da Messi ‘pericolosa', ma il centrale spagnolo difensivo non ha timore di Morata, Tevez e compagni e punta ad alzare al cielo un nuovo storico Triplete firmato Barcellona.
Gli insaziabili – Non si accontenta della Coppa 2015 di Berlino, Gerard Piquè guarda già avanti e punta in alto perché il ciclo del Barça di Luis Enrique è solamente all'inizio: "Vogliamo la quinta, la sesta e la settima Champions. Questa squadra ha ancora una lunga strada da fare e non dobbiamo fermarci. Dobbiamo cercare di fare tutto ciò che è in nostro potere. Se poi hai in squadra Messi che ha 27 anni, Suarez che ne ha 28 e Neymar che ne ha 23, questo dice tutto. Possiamo contare su una grande generazione di giocatori e dobbiamo vincere il massimo dei titoli possibili".
Nessuna guerra intestina – Piquè sottolinea poi come i rapporti tra lo spogliatoio e Luis Enrique siano normali: "Con Luis Enrique – spiega – c'è un rapporto allenatore-giocatore, così c'era con Martino, con Pep o con Tito. Ci sono molti giocatori che sono qui da molti anni, chi non ha mai discusso con qualcuno che conosci? Si tratta di una situazione normale nel mondo del calcio, senza girarci intorno. E quando riguarda la stella della squadra e l'allenatore viene data più importanza di quello che ha. Hanno scritto che ha avuto problemi anche con Pep ma non è vero».
La ‘grana' Juventus – Dopo aver parlato del desiderio di rivincere tutto, Piquè pensa alla Juve: "Sappiamo che la Juventus è un avversario molto duro. Tutti ci danno il ruolo di favoriti, ma sappiamo che sarà difficile e molto complicato. Noi ci aspettiamo una Juventus coperta, con Tevez pronto a ripartire, e Morata che ha dimostrato contro il Real Madrid di avere ottime qualità. Poi c'è gente come Pogba, Marchisio, Pirlo, che sono giocatori di alto livelli".