Barcellona, Piqué non teme i fischi del Bernabeu: “Musica per le mie orecchie”

Manca poco ormai all'attesissimo match tra Real Madrid e Barcellona, e l'attesa è diventata febbrile. Oltre ai duelli tra i singoli campioni da una parte e l'altra degli schieramenti, sarà sfida anche tra due tecnici opposti nei modi e nel pensiero: il "professore" Benitez contro il "pragmatico" Luis Enrique, tanto per citare una sfida nella sfida, senza dimenticare ovviamente lo sfondo sociale e politico che vede contrapposte la Catalogna e la Castiglia.

E non solo: altro punto di vista interessante per la sfida di Madrid saranno i fischi (quasi certi) a Gerard Piqué. Il difensore spagnolo è, da sempre, nel mirino di tutti i tifosi della Spagna, in quanto è anche uno dei calciatori politicamente più schierati a favore dell'indipendenza della Catalogna. Da qui spiegate le bordate di fischi che riceve quando veste la maglia della Spagna in tutti i campi in cui gioca la Roja. Figurarsi domani, che avrà di fronte il Real Madrid, simbolo del governo centrale castigliano, prima squadra della capitale e "roccaforte" del tifo della Roja.

"Musica per le mie orecchie", scherza Piqué, che ha "ereditato" lo scettro di calciatore del Barcellona più "odiato" dalla tifoseria del Real Madrid dai tempi di Stoichkov. Piqué esordì in un Clasico nel "lontano" 2009, quando il Barcellona espugnò il Bernabeu per 6-2 e lui segnò l'ultima rete mostrando poi la maglietta alla tifoseria casalinga. Un gesto che "iniziò" il lungo duello tra il calciatore ed il tifo dei blancos, anche perché lo stesso compagno di Shakira non ha mai nascosto neppure il suo sconfinato "anti-madridismo". Insomma, altro che Messi: le bordate di fischi saranno tutte per lui, domani. Anche se lui, almeno ufficialmente, finge indifferenza ed addirittura sembra compiaciuto dal "tributo" che gli sarà riservato.