Barcellona, Piquè denunciato per offese a pubblico ufficiale
Non c'è pace per Gerard Piqué. Dopo i gossip sulla sua love-story con la cantante colombiana Shakira, il difensore del Barcellona ha avuto uno spiacevole "faccia a faccia" con una pattuglia della polizia municipale della capitale catalana. Intorno alle 2.30, della scorsa domenica notte, il giocatore si è inviperito per una multa che, gli agenti, hanno appioppiato alla vettura del fratello, colpevole di aver parcheggiato sulla corsia preferenziale degli autobus. Un verbale che ha scatenato l'ira del difensore e che ha fatto nascere un pericoloso alterco con gli stessi agenti, dopo che Piqué aveva strappato dalle mani del fratello la multa e gettata a terra, davanti ai poliziotti: "Siete invidiosi di me perché sono famoso – avrebbe dichiarato Piqué, secondo il periodico spagnolo "La Vanguardia" – Mi avete messo questa multa perché prendete una percentuale e siete senza soldi. Chiamerò il vostro capo, vi farà passare il vizio. Credete di essere i padroni del mondo, solo perché indossate un'uniforme, ma questa multa la pagheranno i vostri padri. Queste denuncia finirà in niente, siete una vergogna. Mi fate schifo".
Le scuse via Twitter – L'alterco con la pattuglia della polizia è nato di fronte all'uscita del club "Catwalk", uno dei locali più frequentati nella zona del Porto Olimpico di Barcellona. Uno spiacevole episodio che è costato al giocatore una denuncia, con relativo processo, per violazione del codice stradale e offese a pubblico ufficiale. Piquè, reduce dalla sfida con la nazionale spagnola contro il Lussemburgo, aveva deciso di passare una serata di relax in compagnia del fratello Marc prima di imbattersi, come si vede chiaramente nella foto di "La Vanguardia", nella solerzia dei poliziotti di Barcellona. Accortosi di averla combinata grossa, il giorno dopo Gerard Piqué ha voluto mandare le scuse ai poliziotti attraverso il suo profilo ufficiale di Twitter: "Riconosco di aver notevolmente esagerato – ha scritto il giocatore – Ho sbagliato, mi dispiace. Non succederà più".